Il cantante annuncia l’arrivo del suo nuovo libro intitolato “16 marzo – L’ultima notte”, un viaggio inedito alle radici della creatività e dell’ispirazione dell’artista
Le parole affollano di nuovo la mente di Achille Lauro. L’artista, dopo aver pubblicato, nel gennaio 2019, il best seller autobiografico Sono io Amleto, è pronto a raccontarsi in una seconda opera letteraria, in grado di svelare i molteplici aspetti della sua potente personalità. “16 marzo – L’ultima notte” è un viaggio tridimensionale, tra letteratura e poesia, il riflesso dell’anima di un artista straordinariamente multiforme, sempre più eclettico. Il libro, che si può già preordinare, sarà disponibile dal 19 maggio per Rizzoli Editore.
Con lo stesso titolo del singolo uscito ad aprile 2020, 16 marzo, questo libro racconta quindi chi è davvero Lauro De Marinis ad oggi. Il cantante trascina sapientemente il lettore in un racconto tra passato, presente e futuro, narrando di stati d’animo, di verità, di visioni, di follia, di consapevolezza e di maturità, di paura e di coraggio.
Nella prefazione, Gino Castaldo sottolinea: «La profonda coscienza dell’essere in cento personalità senza timori e paure carpisce l’essenza stessa dell’uomo moderno, polimorfo e libero di essere centomila esseri in uno e nessuno. La libertà dalle tele degli stereotipi regna in questo ragazzo che ha divorato l’asfalto della strada per ascendere a sentire le trombe angeliche degli arcangeli della Verità». E nella sua prefazione, Alessandro Michele aggiunge: «In un mondo in cui l’identità di genere maschile è ancora purtroppo forgiata da stereotipi che presentano caratteri di violenta tossicità, Lauro offre una possibilità di ripensamento. Questo suo fregarsene, leggero e consapevole, è rigenerante. È prassi poetica, creatrice. È preludio di un futuro che Lauro coltiva in maniera spavalda e giocosa, come un pittore folle che accarezza sogni tremolanti». «Che cosa accade in noi quando un amore ci trasforma, ci violenta, ci intossica a poco a poco come un veleno?L’amore malato si cura con più amore.» riflette l’artista. Lungo le 24 ore del 16 marzo, Achille Lauro grida all’amore, «come tanti già gridarono, piangendo e maledicendo, da Saffo a Prévert.» “16 marzo – L’ultima notte” è stato anticipato dalla sinossi ufficiale, che recita: «Amore, splendida illusione. Poesia scritta male su un foglio stropicciato. Amore come un despota. O una roulette russa. Eppure il Purgatorio è amare e non accorgersene, / l’essere vuoti, / il non provare più nulla: / il “non essere”. L’amore è Inferno e Paradiso. Ci tormenta e ci uccide. Ma è il solo a poterci rigenerare, riportare in salvo. E ad aprirci orizzonti di arte e poesia.»