A Napoli è già tempo di…Natale. Quello del 2022, s’intende. Una festa speciale che Partenope accoglierà con luci natalizie ad hoc, pronte a raccontare l’identità, i segni ed i simboli di una città che da sempre vanta un legame particolare con la festività del 25 dicembre così da donare ai cittadini ed ai turisti un’immagine piena di luce dal centro alle periferie. E’ questo il progetto “Luci d’Autore“, promosso dalla Camera di Commercio di Napoli in collaborazione con la Città metropolitana e il coinvolgimento dell’Università Federico II e dell’Accademia di Belle Arti, per la realizzazione delle luminarie per il Natale 2022. ”E’ un progetto impegnativo ed è questo il motivo per cui ci stiamo muovendo già ora” ha spiegato Ciro Fiola, presidente dell’ente camerale secondo cui è “necessario programmare per poter realizzare nei tempi giusti”.
UN PROGETTO DA 5 MILIONI DI EURO
Le Luci d’Autore saranno installate in due strade per ogni Municipalità e nel centro storico, mentre nel resto del capoluogo campano saranno esposte luci più tradizionali. Un progetto per cui la Camera di Commercio stanzia 3 milioni di euro a cui si aggiungono 2 milioni di euro della Città metropolitana per un investimento complessivo di 5 milioni di euro. Tutti i progetti saranno preventivamente sottoposti al vaglio della Soprintendenza.
MANFREDI: LUMINARIE CON ESPRESSIONE ARTISTICA
”Il progetto vuole dare un’espressione artistica alle luminarie natalizie – ha aggiunto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi – e consentire ad artisti affermati ed anche a giovani artisti emergenti di esprimersi e contribuire a questo programma collettivo. Dobbiamo sempre lavorare per il meglio qualificando le iniziative e sviluppando attività innovative e di qualità per offrire un’attrattiva non solo ai nostri cittadini ma anche ai turisti nazionali e internazionali”.
NAPOLI ILLUMINATA DAL CENTRO ALLA PERIFERIA
Direttore artistico del progetto, a costo zero, è il maestro Lello Esposito. ”L’idea è illuminare Napoli dal centro alle periferie affinché possano avere nuova luce – ha sottolineato Esposito – e lo faremo anche grazie al contributo degli studenti della Federico II, dell’Accademia di Belle Arti, dei ragazzi di Nisida e delle associazioni”. L’obiettivo, ha aggiunto: “è creare delle luci ‘nostre’, che raccontino l’identità della città attraverso i suoi segni e i suoi simboli perché più sappiamo raccontarci e più siamo universali”.