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ADDIO PARTITE A SBAFO CON PEZZOTTO A BASSO COSTO. GLI UTENTI RISCHIANO GALERA E MULTE FINO A 25MILA EURO

Addio partite a sbafo! La pacchia per molti sportivi amanti del pezzotto è finita dopo il duro colpo inferto dalla Guardia di Finanza al business della pirateria televisiva online. Oltre 100 militari del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche sono stati impegnati in una vasta operazione nei confronti della più importante organizzazione clandestina internazionale ideatrice e principale artefice della capillare diffusione illegale via Internet delle emittenti televisive a pagamento, le cosiddette IPTV (Internet Protocol Television).

Sequestrata ed oscurata la nota piattaforma informatica Xtream Codes con oltre 700 mila utenti online inibiti alla visione; 25 i responsabili individuati. Otto gli ordini europei di indagine nei confronti di una associazione a delinquere a carattere transnazionale emessi dalla Procura di Napoli ed eseguiti simultaneamente in Olanda, Francia, Grecia, Germania e Bulgaria, con numerose perquisizioni in corso in Italia e all’estero per smantellare le centrali del network ed aggredirne i rilevanti proventi illeciti. I dettagli dell’operazione “Black IPTV” sono stati illustrati in conferenza stampa dal procuratore di Napoli, Giovanni Melillo, nella sede del Comando generale della Guardia di Finanza di Roma.

La più importante organizzazione clandestina permetteva a circa 5 milioni di italiani di visionare tutti i canali di Sky, di Mediaset Premium (finché è stata attiva) e di Dazn in cambio di un abbonamento low cost. Solo 12 euro al mese.

I nostri finanzieri hanno sequestrato il sito – con sede in Bulgaria, ideato da due cittadini greci – che offriva la visione. Quando è scattato l’oscuramento del sito, oltre 700mila utenti erano online. E questa persone – dice in conferenza stampa il colonnello Giovanni Reccia – rischiano ora il carcere e una sanzione fino a 25mila euro.

Otto gli ordini europei di indagine nei confronti di una associazione a delinquere a carattere transnazionale emessi dalla Procura di Napoli ed eseguiti simultaneamente in Olanda, Francia, Grecia, Germania e Bulgaria, con numerose perquisizioni in corso in Italia e all’estero per smantellare le centrali del network ed aggredirne i rilevanti proventi illeciti.

Secondo la Guardia di Finanza sono circa 600mila le persone che in Italia hanno perso il posto di lavoro in seguito alle crisi aziendali indotte dal sistema smantellato questa mattina.

 

 

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