Predator, Tornado ed F35 dell’Aeronautica monitoreranno l’area della Terra dei fuochi
“Gli aerei di guerra dell’Aeronautica diventano aerei di pace”, dice il ministro dell’Ambiente Sergio Costa che, al termine di un tavolo su Terra dei Fuochi nella prefettura di Napoli, annuncia l’impiego di nuove risorse tecnologiche per monitorare i roghi nelle province di Napoli e Caserta. Figlia della firma del piano d’azione su Terra dei Fuochi varato sei mesi dal governo è, infatti, anche una forma mirata di cooperazione tra i ministeri dell’Ambiente e della Difesa che invoca e valorizza il concetto di “duplice uso” delle risorse militari. In particolare, il ministero della Difesa ha deciso di impegnare, oltre quanto già schierato dall’Esercito, anche ulteriori assetti e capacità operative resi disponibili dall’Aeronautica. Così, da oggi, satelliti, aerei, droni, piattaforme terrestri e analisti dei dati immagine coopereranno in un sistema integrato che utilizza il paradigma noto in ambito militare come ISR – Intelligence, Sorveglianza, Ricognizione.
In Terra dei Fuochi, gli assetti dell’Aeronautica Militare saranno impiegati nelle attività di sorveglianza aerea e raccolta informativa su aree ampie o specifici punti di interesse, con l’impiego di sensori elettro-ottici o ad infrarossi in dotazione sia ai velivoli a pilotaggio remoto come il Predator, ma anche ai velivoli AMX, Tornado, Eurofighter ed F35. Attualmente è in corso una sperimentazione proprio in Terra dei Fuochi “ma il nostro obiettivo – annuncia Costa – è impiegare questo modello di presidio ambientale e territoriale in tutta Italia”. In particolare, questi i dati emersi dal tavolo in prefettura, in un’area di 35 x 35 km sono stati individuati 10 punti di interesse (POI) su cui sono state dirette specifiche missioni utilizzando diverse tipologie di piattaforme aeree. Nelle sole ultime due settimane sono state compiute 4 missioni, per un totale di circa 10 ore di volo, ed altre sono previste nei prossimi giorni. I velivoli sinora impiegati sono stati gli Eurofighter Typhoon e gli AMX in dotazione all’Aeronautica Militare. Inoltre, per le prossime missioni è stato già pianificato l’impiego dei velivoli a pilotaggio remoto Predator MQ-9. “Siamo di fronte a una novità assoluta nel panorama mondiale – rende noto il ministero dell’Ambiente -: è la prima volta che tale tecnologia militare viene impiegata per affrontare problematiche ambientali, ponendo sicuramente l’Italia ai primi posti ed ai massimi livelli di eccellenza per l’impegno istituzionale in campo ambientale”. Questo modello di monitoraggio sara’ “ulteriormente rafforzato – precisa Costa – in occasione del periodo estivo, dal 15 giugno al 15 settembre”.