L’Aifa avverte: le donne devono essere informate e contattare il medico se notano cambiamenti d’umore
I contraccettivi ormonali utilizzati dalle donne possono avere come effetto collaterale depressione e comportamenti suicidi. Lo precisa l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) in una nota inviata ai medici, spiegando che si è deciso di aggiornare le informazioni sul prodotto con questa nuova avvertenza, dopo una valutazione sulla sicurezza fatta in Europa sul rischio di comportamento suicida associato a depressione, nelle pazienti che usano appunto contraccettivi ormonali. L’umore depresso e la depressione sono effetti indesiderati noti associati ai contraccettivi ormonali. La depressione può essere grave ed è un fattore di rischio per l’insorgenza di comportamento suicida e suicidio. Le pazienti devono quindi essere informate e contattare il proprio medico se notano cambiamenti d’umore e sintomi depressivi, anche se si presentano poco dopo l’inizio del trattamento. L’avvertenza vale per tutti i contraccettivi ormonali in vendita in farmacia, cioé pillola, cerotto, anello vaginale e impianto per uso sottocutaneo. La contraccezione ormonale si basa sulla assunzione di ormoni femminili, estrogeni e progestinici (ormoni estro-progestinici), che possono essere preparati in diverse formulazioni, dosaggi, associazioni e modalità. Commercializzata sin dagli anni ’60, la pillola ha avuto una notevole evoluzione, mirata soprattutto a migliorarne il profilo di tollerabilità clinica, e dunque l’accettabilità da parte delle donne. Rispetto alle pillole iniziali, la ricerca è riuscita a ottenere una drastica riduzione della dose totale degli ormoni somministrati in un ciclo di trattamento, mantenendo un elevato livello di efficacia contraccettiva e migliorando il profilo di sicurezza e affidabilità del metodo. La contraccezione ormonale offre alla donna in età fertile numerosi vantaggi e benefici, non solo contraccettivi ma anche per la salute in generale (effetti extra-contraccettivi).