Dal 5 marzo al 2 giugno 2020 una grande mostra monografica celebrerà Raffaello esponendo oltre cento capolavori

Si intitolata proprio “Raffaello” la mostra tematica dedicata al pittore e architetto italiano, considerato tra i più celebri del Rinascimento sviluppatosi in Italia, soprattutto a Firenze. Nato ad Urbino nel 1483, l’artista rappresenta una vera e propria svolta all’interno della progressione artistica: le sue opere furono infatti necessarie allo sviluppo di un linguaggio artistico, tramandato poi nei secoli a venire, dando vita, oltretutto, a una scuola che fece arte “alla maniera”. Sotto il nome di manierismo, questa corrente artistica prevedeva, oltre ad una preparazione tecnica, anche un’ampio bagaglio di cultura, una formazione universale, religiosa, e lo studio di un comportamento etico e sociale che permettesse agli artisti di rapportarsi alle istituzioni e ai committenti.
A partire dal 5 marzo 2020, saranno le Scuderie del Quirinale a Roma appartenenti alla Presidenza della Repubblica e gestite dal MiBACT, ad ospitare oltre cento magnifici lavori tra dipinti, disegni e opere di confronto del grande maestro. La rassegna costituisce una raccolta di creazioni mai viste al mondo in così gran numero tutte insieme: grazie ai numerosi capolavori concessi in prestito da parte dei maggiori musei d’Italia e del mondo infatti, l’evento conta complessivamente oltre duecento opere in mostra, presentandosi così, come il culmine delle celebrazioni mondiali a cinquecento anni dalla scomparsa del pittore. Sotto la curatela di Marzia Faietti e Matteo Lafranconi, con il contributo di Vincenzo Farinella e Francesco Paolo Di Teodoro, “Raffaello” è frutto di una collaborazione tra le Gallerie degli Uffizi della città di Firenze e le Scuderie del Quirinale a Roma.

Faranno parte del percorso espositivo celebri quadri in tutto il mondo come La Madonna del Granduca (1504) e La Velata (1516) provenienti dagli Uffizi a Firenze; l’Estasi di santa Cecilia (1514) conservato nella Pinacoteca Nazionale di Bologna; la Madonna d’Alba (1511) della National Gallery of Art di Washington; il Ritratto di Baldassarre Castiglione (1514) e Autoritratto con un amico (1518) proprietà del Museo del Louvre di Parigi; la Madonna della Rosa (1518) del Museo del Prado di Madrid e tantissimi altri capolavori appartenenti alla carriera artistica di Raffaello Sanzio. La mostra, visitabile fino al 2 giugno 2020, verrà inaugurata martedì 3 marzo 2020, insieme alle più alte cariche dello Stato e ai rappresentanti ufficiali dei principali paesi prestatori, tra cui Nicholas Penny, direttore National Gallery di Londra dal 2005 al 2018; Barbara Jatta, direttore dei Musei Vaticani; Dominique Cordellier, conservatore capo del Département des Arts graphiques del Musée du Louvre; Achim Gnann curatore all’Albertina di Vienna; Alessandro Nova, direttore esecutivo Kunsthistorisches Institut di Firenze.