“Non vogliamo il Covid al Cardarelli, non vogliamo che il più grande ospedale del Mezzogiorno diventi un ‘Cotugno 2′”. A dirlo, il coordinatore provinciale di Napoli del sindacato Anao Assomed, Franco Verde, riassume le richieste del medici in servizio nel grande ospedale partenopeo che denunciano uno stato di abbandono da parte delle istituzioni.
Abbiamo scritto al presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro – prosegue Verde – per chiedere chiarezza su un punto. Possono i malati di Covid a bassa carica virale stare in reparti non Covid con altri pazienti e non rappresentare un rischio di contagio? su questo non è mai stata fatta chiarezza. C’è il silenzio assoluto.
La denuncia si riferisce a segnalazioni attendibili circa la presenza di pazienti Covid e altri degenti negli stessi ambienti, senza una separazione precisa dei percorsi. “Ma chiediamo anche che si riveda l’organizzazione – dice ancora il rappresentante dei medici – abbiamo delle liste di attesa infinite e non si è mai investito per risolvere queste questioni. È stata abilità l’unità di media e bassa chirurgia, abilita anche la palazzina per l’attività intra moenia e sono state accorpate due unità di ortopedia. Vogliamo che ritorni l’assistenza ordinaria”. E Verde non insiste su un intervento della Regione Campania. “Dov’è De Luca? – chiede il coordinatore provinciale di Anao Assomed, riferendosi al presidente della Regione Campania – non si è mai visto al Cardarelli. Chiediamo che il Cardarelli torni a essere il miglior ospedale della Campania. Ci sono responsabilità precise della Regione e deve esserci maggiore attenzione”.