La riapertura delle scuole, o meglio delle lezioni, slitterà quasi sicuramente oltre il 3 aprile ma per il momento, spiega la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina a SkyTg24, “non è possibile dare un’altra data perché tutto dipenderà dall’evoluzione di questi giorni, come sta ripetendo la comunità scientifica a cui ci atteniamo”.
“Possiamo riaprire le scuole solo quando avremo la certezza di mandare i nostri studenti in situazioni di assoluta sicurezza”
Per il momento si va avanti, ove possibile, con la didattica a distanza, e l’ipotesi che la chiusura dell’anno scolastico possa subire uno slittamento estivo “dipende anche da come andrà la didattica a distanza: ci sono insegnanti che stanno lavorando benissimo e allungare l’anno vorrebbe dire svilire questo lavoro”. Per quanto riguarda gli esami di maturità invece “saranno esami seri, ma inevitabilmente dovranno tener conto delle difficoltà della situazione”.
Nel decreto Cura Italia ci sono del resto 85 milioni di euro stanziati per le scuole, di cui 70 per aiutare gli alunni economicamente più deboli ad avere dei device per fare didattica a distanza. Altri vanno per la formazione del personale scolastico e per le attrezzature digitali per le scuole, altri soldi a parte sono per igienizzare e fare le pulizie nelle scuole”. È prevista inoltre l’assunzione di mille assistenti tecnici “per il quale dobbiamo scrivere un decreto e lo faremo a breve: avranno una funzione di supporto nella didattica a distanza, per chi è più in difficoltà dal punto di vista tecnologico. L’alternativa sarebbe incrociare le braccia, abbondare gli studenti e il diritto all’istruzione, e io questo non lo permetterò mai”.