Domenica alle 18.00 al museo di arte contemporanea Madre reinvenzioni e variazioni elettroniche su Bach entro le pareti aperte del “BachBox”
Che tipo di creatività può stimolare l’incontro tra la musica di Johann Sebastian Bach e l’elettronica? La risposta è in ‘BachBox‘, l’evento in programma domenica prossima alle 18.00 al museo di arte contemporanea di Napoli Madre promosso da Scabec spa, la società in house della Regione Campania per la tutela dei beni culturali in collaborazione con la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, nell’ambito della rassegna ‘Contemporaneamente Antica’ ideata dalla Fondazione Pietà de’ Turchini. Uno spettacolare viaggio multimediale con il musicista svizzero Matthieu Mantanus e la visual designer Sara Caliumi, in cui notizie, spiritualità, viaggi, media o intelligenze artificiali emergono dalle note e dai temi musicali della Partita n.1 in si bemolle maggiore BWV 825 per clavicembalo composta nel 1726 da Bach. Mantanus destruttura e alterna, fra pianoforte e computer, l’esecuzione dei singoli brani dell’opera, con reinvenzioni e variazioni elettroniche a sua firma, in un continuo crossover entro le pareti aperte del ‘BachBox’, scatola sonora in perenne trasformazione che trascina il pubblico da un mondo all’altro.
Dopo Revolution! (2014) e Intimacy (2015-2016), ‘BachBox’ e’ la terza produzione del Jeans Music lab, fondato nel 2013 da Mantanus, in arte MHU, pianista, direttore e divulgatore svizzero-belga, bacchetta associata di Lorin Maazel al Festival di Castleton in Virginia e per lungo tempo alla testa dell’orchestra Citta’ di Ravenna. Uno sguardo sul nostro universo iperconnesso, attraverso la lente di un pilastro della musica occidentale, accompagnato dalle creazioni visuali di Caliumi, specialista in video-mapping architetturali e co-fondatrice del Prospectika Group.