Con un po’ di sofferenza, con il ritmo partita da recuperare, ma Napoli può esultare per il successo ottenuto ai danni di una combattiva San Severo, lontana parente della squadra crollata nel secondo tempo della finale del Trofeo IRTET. Vittoria soprattutto della difesa azzurra, capace di sopperire alle polveri bagnate delle sue bocche da fuoco. Sugli scudi un buon Parks, che regala spettacolo, ed un Lombardi mortifero.
LA CRONACA
Partenza a tutta per San Severo, a cui pare entrare qualsiasi cosa; i gialloneri sono evidentemente più in palla, complice lo stop forzato per i tre casi covid di Napoli, e già al 4’ di gioco sono addirittura avanti di 9 punti sul 2-11. Gli azzurri si aggrappano a Parks, che prova a scuotere i suoi con uno schiaccione ad una mano, a riprova dei suoi impressionanti mezzi atletici; la reazione c’è, anche se pare tardi ad arrivare per la scarsa mira, anche dalla lunetta, degli uomini di Sacripanti, in compenso si stringono le maglie difensive e San Severo comincia a vedere restringersi il canestro sempre di più, se non fosse per una tabellata di Ogide di quelle che entrano, forse, una volta per stagione, ma resta un fatto estemporaneo: Napoli risponde con un parziale di 9-2 firmato Parks-Marini e chiude avanti di 1 il primo quarto (17-16).
Gli azzurri provano subito ad allungare in avvio di secondo periodo, ma Mayo non converte tutti e 3 i liberi ottenuti per il fallo subito sul tentativo di bomba mentre Jones, il migliore dei suoi, e Buffo piazzano il controsorpasso (19-20). Sacripanti decide di gettare nella mischia Uglietti e l’ex Treviso fa salire vertiginosamente l’asticella difensiva azzurra sporcando qualsiasi palla vagante. Proprio dalla sua verve difensiva, più contagiosa – permetteteci – di Sars-CoV-2, dà il là al parzialone di 12-0 (31-20) in cui si esalta Lombardi che colpisce ripetutamente dall’arco; da lí è uno scambio di colpi in cui Jones e Mortellaro tengono in piedi gli ospiti, mentre Parks e Lombardi, mortifero, rispondono per le rime, alla sirena è 39-29.
Al rientro dagli spogliatoi Napoli va in blackout, l’attacco è paurosamente sterile, Mayo è centellinato da Sacripanti, Marini sbaglia l’impossibile dalla lunetta. Gli azzurri non sono lucidi, San Severo ne approfitta con Jones ed uno scatenato Pavicevic ed arriva a -2 (44-42), costringendo Sacripanti al time out. Il coach canturino abbassa il quintetto con Lombardi pivot e Sandri ala grande, poi respira per un’ingenuità di Ogide che si prende un tecnico. È l’episodio che sveglia gli azzurri, complice anche il rientro in campo di Uglietti che, ancora una volta, difende qualsiasi cosa possa minimamente muoversi, e soprattutto Sandri che mette i 5 punti consecutivi che spingono gli azzurri sul +11 (55-44) di fine terzo quarto.
Napoli comincia il quarto periodo con la chiara idea di chiudere il match, lo fa con Lombardi che piazza quattro punti consecutivi, costringendo coach Lardo al time out dopo neanche 2 minuti (59-44). Il minuto di sospensione giova agli ospiti che ribattono immediatamente con un parziale di 6-0 firmato soprattutto da Jones, ma beneficiano anche di un dubbio antisportivo fischiato ad Uglietti che li riporta sotto la doppia cifra di svantaggio. Ma gli azzurri, nonostante pesino i giorni di stop forzato, resistono anche quando Pavicevic riporta momentaneamente San Severo a -7 con una bomba; Uglietti, Lombardi ed una genialata di Parks mettono la parola fine ad un match più in bilico di quanto si potesse immaginare sulla carta. Finisce 68-56.
IL COMMENTO
Idee molto confuse, frutto del poco fiato e della mancanza del ritmo partita, ma Napoli la vince con una difesa ai limiti del fanatismo in certi frangenti. Manca Mayo, palesemente in difficoltà ma che sopperisce mettendo la regia al posto dei punti. Marini è in giornata no, Monaldi spara a salve. Chi, invece, risponde presente, sono Parks, con qualche passaggio a vuoto, e Lombardi, prestazione di alto livello per l’ex Biella con l’unica pecca di abusare del tiro dalla lunga distanza dopo le tre bombe consecutive messe a segno, sporcando appena una performance di assoluto spessore. Ma è soprattutto il match di Uglietti, un diavolo della Tasmania che si abbatte su chiunque abbia l’ardire di attaccare il ferro azzurro: ringhia, ruba, se necessario morde, si becca un antisportivo che ancora non si spiegano tutti i presenti, pochi per la verità, al palazzetto e tutti, qualcuno in più, i connessi al match in streaming. Con lui in campo, Napoli confeziona i parziali importanti, un intangible, direbbero gli americani, ma così concreto da poterlo toccare con mano.
La chiave tattica è proprio nella difesa, che Sacripanti disegna con un forte pressing iniziale a tutto campo che provoca diverse palle perse, addirittura 22, agli avversari ed è segnale di grandissima solidità del suo roster: se nella giornata no dell’attacco puoi contare su una difesa del genere, aumenti la possibilità di superare anche le tue polveri bagnate. Testa subito a Scafati, per gli azzurri, serviranno fiato e maggiore fluidità offensiva contro una corazzata come quella di coach Finelli.
San Severo, invece, esce sconfitta forse oltre i propri demeriti: i ragazzi di coach Lardo fanno quello che devono, soccombono per la forte intensità difensiva di Napoli e perché, nonostante le recenti aggiunte al roster, dipendono ancora troppo dagli umori di André Jones (20), stasera ai limiti dell’impeccabile ma insufficiente, da solo, a far fare un salto di qualità al roster pugliese. Ottimo anche Pavicevic, mano educata e tanta energia.
TABELLINO
GEVI NAPOLI – ALLIANZ SAN SEVERO 68 – 56
NAPOLI: Parks 18, Lombardi 17, Marini 8, Zerini 6, Sandri 5, Uglietti 5, Monaldi 4, Mayo 3, Iannuzzi 2. Ne: Klacar, Aldi, Cannavina.
Rimbalzi: Lombardi 6
Assist: Mayo, Monaldi 3
SAN SEVERO: Jones 20, Pavicevic 13, Ogide 7, Mortellaro 6, Antelli 4, Ikangi 4, Angelucci 2, Angelucci, Coppola, Contento. Ne: Petrushevski, Di Donato.
Rimbalzi: Jones, Ikangi 7
Assist: Jones 5
PhotoCredit: Massimo Solimene