Il consiglio potrebbe tagliare tassi o preparare terreno a misure a settembre
Industria in contrazione, crescita economica dell’eurozona in frenata, col rischio che si avvicini allo stallo, inasprimenti sul credito bancario e moderazione dell’offerta di moneta. Ci sono tutti gli ingredienti per giustificare una sterzata espansiva da parte della Bce, che stasera vede ritrovarsi i componenti del Consiglio direttivo alla cena informale che precede la riunione operativa, domani mattina. Le decisioni, ove ve ne siano, e gli annunci di politica monetaria verranno comunicati alle 13 e 45. Successivamente, alle 14 e 30, il presidente Mario Draghi terrà la consueta conferenza stampa esplicativa. Sarà la terzultima riunione operativa prima della conclusione del suo mandato, a ottobre.
Da novembre è stata designata a succedergli la francese Christine Lagarde, direttrice del Fondo monetario internazionale e da cui non sono attesi cambi di impostazione rispetto alla virata espansiva che l’istituzione sembra orientata ad adottare. Negli ultimi mesi infatti il quadro economico ha continuato a segnare costanti problematiche, in particolare legate alle tensioni commerciali Usa-Cina, ma anche per la Brexit e le tensioni in Medio Oriente. E l’attesa risalita dell’inflazione a valori in linea con gli obiettivi della Bce – che in base ai trattati europei è tenuta a garantire la stabilità dei prezzi nell’area euro, quantificata con un caro vita medio vicino al 2 per cento – si è ripetutamente mostrata più lenta del previsto. Per questo motivo in diverse occasioni vari esponenti del direttorio e lo stesso Draghi hanno lanciato segnali espansivi che hanno creato l’aspettativa di una sterzata, rispetto alla manovra di graduale rimodulazione degli stimoli finora seguita. In occasione del forum annuale di Sintra della Bce, poi, Draghi ha esplicitamente evocato la possibilità di lanciare nuovi stimoli. Nelle discussioni il Consiglio ha perfino esaminato l’idea di riavviare gli acquisti netti di titoli del Qe, interrotti da inizio anno. Questo direttorio prima della pausa estiva sarà l’occasione o per varare aggiustamenti della rotta, oppure più probabilmente, pronosticano vari osservatori e analisti, per preparare il terreno ad un pacchetto di misure da adottare a settembre, quando i tecnici della stessa Bce aggiorneranno le previsioni su crescita economica e inflazione.