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È il progetto presentato nel suo elaborato all’esame di Stato del secondo ciclo da Boris Zamparano, studente della classe 5 IA dell’istituto tecnico industriale Bosco Lucarelli di Benevento. L’App ha uno scopo ben preciso: aiutare le vittime tramite una segnalazione. Si chiamerà Mobout, che unisce i termini mobbing e out. L’applicazione è stata sviluppata a partire da un progetto della professoressa Lucia Boscia, referente per il bullismo della scuola, con il supporto del dirigente scolastico, Maria Gabriella Fedele, dei professori Maria Marmorale e Armando Calabrese, ed è “disponibile per tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, che sono il centro sociale e culturale di uno studente”.
Allo studente beneventano sono arrivati i complimenti del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina: “Ho avuto modo di vedere in anteprima una sintesi del suo lavoro e mi ha sorpreso molto. Non solo per la competenza digitale dimostrata, ma anche per la scelta del tema affrontato, quello del bullismo e del cyberbullismo. Un tema centrale, su cui come Ministero stiamo lavorando, e che entrerà anche nelle linee guida sull’Educazione civica, che sono pronte e che emaneremo a breve. È bello vedere come i ragazzi siano consapevoli della necessità di contrastare certi fenomeni e come sappiano mettersi in gioco, essere loro stessi parte della soluzione del problema”.