C’era da aspettarselo, il polverone sollevato è stato tale che le squadre di Serie A2 hanno voluto far sentire la propria voce. Stefano Sardara, nell’intervista resa a Tuttosport, ha difeso il blocco delle retrocessioni a spada tratta, ricorrendo anche ad insinuazioni poco piacevoli e figlie di una memoria selettiva riguardo ai rifiuti di salire in Serie A di varie squadre sondate in estate.
Poco accorto servirsi della lungimiranza di chi ha scelto di non bruciare le tappe per giustificare il salvataggio di chi, evidentemente, non è stato altrettanto saggio, infatti è subito insorta la Bertram Tortona attraverso le parole dell’A.D. Mario Picchi.
“Sono stupito e arrabbiato. – ha esordito il dirigente della compagine capolista del girone verde di serie A2 – Credo fermamente nel rispetto delle regole e delle istituzioni sportive preposte a farle rispettare. Rappresento un club che investe e programma gettando le basi per il futuro con la prossima costruzione di un impianto da Serie A. Leggere pareri e suggerimenti che invitano a stravolgere la logica delle promozioni in essere è totalmente inaccettabile. Per questo Derthona Basket si farà promotrice fin da subito di azioni condivise a tutela del rispetto delle regole in essere, anche con altre società che come noi vogliono sognare in grande”.
Picchi non ha risparmiato una frecciata al patron della Dinamo Sassari e della Reale Mutua Torino:
“Sono consapevole che ciò che ho letto oggi è il pensiero di un singolo, mi chiedo se il signor Sardara esprima le proprie rispettabilissime opinioni in qualità di proprietario di un club di LBA o di proprietario di uno di LNP, allo stesso tempo sono pienamente convinto che Lega Pallacanestro e FIP non abbiano la minima intenzione di stravolgere le regole in essere, ma annuncio già da ora che il nostro Club non abbasserà la guardia sulla questione, dichiarandosi già da ora pronto ad arrivare fino in fondo anche nelle sedi opportune”.
A stretto giro di posta, il presidente della GeVi Napoli Federico Grassi, che già si era espresso sull’ipotesi di blocco delle retrocessioni ieri con una nota ufficiale, ha manifestato, con un nuovo comunicato, totale appoggio all’iniziativa della società piemontese.
“Il Presidente della Gevi Napoli Basket Federico Grassi – esordisce la nota emessa dal club partenopeo –, ribadendo con forza i concetti e le posizioni già espresse con il comunicato stampa pubblicato ieri 1 febbraio 2021, in riferimento alle dichiarazioni rilasciate oggi e puntualmente riportate da alcuni organi di stampa, dal sig. Stefano Sardara, non si comprende bene se nella sua qualità di proprietario di un club di LBA oppure di uno di LNP, condivide in pieno, ritenendolo assolutamente giusto il pensiero espresso pubblicamente da Marco Picchi A. D. della Bertram Yachts Derthona Basket, assicurando, sin d’ora, il totale appoggio da parte della SS Napoli Basket per qualsiasi tipo di azione nelle relative sedi opportune, onde affermare il pieno rispetto delle regole attualmente in essere e confidando comunque nell’operato di piena tutela e garanzia a tal riguardo già attuato della FIP e della LNP”.
Anche la Kleb Ferrara ha voluto far sentire la propria voce, anch’essa con una nota stampa in cui il presidente D’Auria ha espresso quanto segue:
“Credo che l’ipotesi di un blocco delle retrocessioni dalla Serie A1 sia quindi in primo luogo illegittima, contro quelle regole, il loro rispetto, comunemente accettate da ognuno di noi e che, in nessuna competizione o sport, possono essere ridiscusse o mutate nel corso della stagione.
E, in seconda battuta, ma non certo meno importante, sarebbe per il movimento un autogol, un tradimento del senso stesso dello sport, della sfida, del nostro gioco, che non a caso non contempla il pareggio, e che in sé prevede di vincere o perdere, guadagnarsi una promozione o subire una retrocessione.
Non solo. Se, come leggo, tale idea è ritenuta la risposta a una situazione di emergenza come quella nata con il Covid-19, a tutela e salvaguardia dei club, ritengo al contrario che sarebbe un inefficace palliativo, se non una definitiva spallata al movimento.
Salvare d’ufficio dalla retrocessione di solito si traduce condannare finanziariamente una società, se non può essere economicamente e dunque sportivamente competitiva. E togliere, a stagione inoltrata, la possibilità di promozione, a coloro che per quell’obiettivo hanno investito risorse, diverrebbe una beffa che azzererebbe la volontà di investire di proprietari e sponsor, per non parlare degli appassionati, già messi a dura prova dalla chiusura degli impianti.
Nonostante lo stop della scorsa stagione, i danni economici di un’annata senza incassi da botteghino, con le spese aumentate per tener fede alle normative sanitarie, le inevitabili sofferenze nella raccolta sponsor, a Ferrara, come altrove, non sono mancati l’impegno e gli investimenti di proprietà e aziende partner per resistere, ripartire, giocarsela di nuovo.
Con sacrifici, difficoltà, interrogativi, ma almeno con la certezza delle regole, di avere un campionato vero, di rispettarlo e rispettarne i verdetti. Se decade tale certezza, a campionato in corso, decade ogni presupposto e si calpestano i diritti, il rispetto e la credibilità di questo sport bellissimo.
Non siamo certo insensibili alle difficoltà delle società di Serie A1, anzi. E’ proprio per questo che ritengo non si salvaguardino i loro interessi semplicemente annullando un eventuale verdetto negativo del campo, o cancellando quelli della Serie A2.
Ma se si ritenesse il blocco retrocessioni come unica via percorribile per la loro salvezza, fin d’ora ci schieriamo comunque per garantire il diritto alle promozioni dalla Serie A2.
Per principio, per spirito sportivo e per garantire gli stessi diritti ai club di A2, altrettanto colpiti dall’emergenza, cui non si può ora chiedere di subire l’ulteriore sacrificio di annullare impegni e risultati raggiunti”.
Ma la polemica non si esaurisce tra dirigenze: le dichiarazioni rese alla testata sportiva da parte di Sardara hanno suscitato una reazione nel tifo organizzato della sua Torino, cristallizzata dal comunicato diffuso dalla curva Dido Guerrieri:
“La Curva Dido Guerrieri vuole mettere in chiaro la propria posizione in merito alle voci sul blocco delle retrocessioni del campionato di Serie A che circolano in questi giorni. Nello sport, come nella vita, crediamo che la competizione sia il motore che ci spinge ad andare avanti e di conseguenza, a prescindere dalla possibilità per le società di Serie A2 di poter comunque ottenere la promozione, ci sembra ridicolo che una Lega di uno sport professionistico venga meno proprio a questo principio di competitività. Ci rammarica enormemente inoltre leggere le dichiarazioni favorevoli all’ipotesi del blocco delle retrocessioni da parte della persona che dovrebbe essere anche il NOSTRO presidente: Stefano Sardara, che, forse troppo in fretta, si dimentica di rappresentare DUE società e non una sola. NON SIAMO UNA SUCCURSALE C’E’ UN PROGETTO DA REALIZZARE”.
Diventa, quindi, lecito porre una domanda al presidente Sardara: a che gioco sta giocando?