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BUFERA CINQUESTELLE. TUTTO VA BEN SIGNORA LA MARCHESA, RASSICURA DI MAIO DOPO TETE A TETE CON GRILLO

Bufera Cinquestelle, tutto va ben signora la Marchesa… Un’ora e mezza di chiacchiere all’Hotel Forum della Capitale, il tempo di consumare un cappuccino e una brioche, e poi l’annuncio del Capo Politico del M5s: “Con Grillo siamo d’accordo su tutto”. Champagne! Viene da chiedersi che urgenza c’era nell’organizzare in tutta fretta la venuta a Roma di Beppe Grillo e il precipitoso rientro nella Capitale di Luigi Di Maio ripartito subito per la Sicilia dopo l’incontro col Fondatore del M5s. Sarebbe bastata una telefonata… O no?

D’accordo su tutto, d’accordo quindi anche nel continuare a percorrere la strada che porterà i nCinquestelle all’estinzione.

Scenario da Cupio Dissolvi.

Si manifesta quando la Forza dell’Inspiegabile vanifica qualsiasi esercizio di razionalità, quando Misteriosi Disegni, Ambizioni e Perdite di Lucidità affollano il Quadro Politico.

E’ inspiegabile l’inamovibilità di Luigi Di Maio dopo gli errori e le sconfitte confezionate a piene mani nell’ultimo anno, è inspiegabile il fatto che il Giovanotto di Pomigliano continui a ripetere di aver ricevuto un forte mandato dagli iscritti, è inspiegabile il fatto che nessuno lo induca a fare autocritica, è inspiegabile il fatto che il “Rottamatore della Povertà” (ricordate l’annuncio fatto un anno fa dal balcone di Palazzo Chigi? ndr) continui nell’opera di rottamazione del M5s senza che nessuno provi a fermarlo…

Di fronte alla inspiegabilità di certi comportamenti e di certi silenzi sorge il dubbio che i Cinquestelle si siano bevuti il cervello. A cominciare da Beppe Grillo quando con infelice battuta afferma il “Momento felice” della sua Creatura.

I Seguaci della Democrazia Diretta – quella reclamizzata e sbandierata dai Profeti Cinquestelle – fino a ieri avevano accettato di vestire i panni di Sudditi della Monarchia Pentastellata. E da Bravi Sudditi avevano ciecamente obbedito a Giggino Primo da Pomigliano, il Sovrano che aveva anche indicato senza possibilità di replica, il Suo Erede: Alessandro Di Battista, il “Che” de Noantri.

Ma ora – di fronte alla ennesima catastrofe annunciata – i Sudditi hanno tirato fuori i forconi per scacciare l’Incauto Sovrano e l’Eminenza Grigia, Casaleggio Secondo.

I rivoltosi sono guidati da una arrabbiata Roberta Lombardi. La Dura e Pura Cinquestelle chiede una nuova consultazione sulla Piattaforma Rousseau. Questa volta però a carattere regionale e non nazionale come quella di giovedì scorso. E chiede – la Lombardi – che gli iscritti di pronuncino su eventuali alleanze

Fuor di metafora, Di Maio è sotto processo. E lo sa. Sa che ha perso il controllo dei gruppi. E che i fedelissimi di cui si era circondato – che riteneva fossero yes man – gli si sono rivoltati contro. Sa anche che rischia di perdere la leadership, visto che il potere assoluto su di lui c’è l’ha Grillo. Di fatto è stato Commissariato dal Comico Genovese. Un Commissariamento condiviso e perciò deciso col discplinato “pieno accordo” del Commissariato.  Si spiegano così le rassicuranti parole del ridimensionato Capo Politico dopo il tete a tete con il Fondatore del Movimento

Intanto, l’impressione che si riceve nel constatare il basso numero di iscritti alla Piattaforma Rousseau che hanno risposto al quesito sulla partecipazione alle Regionali è quella secondo la quale a votare siano stati soprattutto i parenti, gli amici e i supporters dei Consiglieri Regionali Pentastellati uscenti. Eletti preoccupati di non poter salvare la pellaccia. E’ probabile perciò che a rispondere siano stati soprattutto gli iscritti dell’Emilia-Romagna, della Calabria e della Campania, questi ultimi chiamati al voto nella prossima Primavera.

Ps. Avviso agli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dalla scrittura corrente sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola attenzionata dalla maiuscola. Amen!

23/11/2019   h.11.00

 

 

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