Dopo il successo al Teatro Grenoble dell’Istituto Francese e al Teatro Area Nord di Napoli, ha preso forma l’ambizioso progetto dedicato al jazzista francese Michel Petrucciani prematuramente scomparso nel 1999 all’età di 36 anni. Un duetto tra narrazione e pianoforte voluto dal pianista Peppe Sgamato con un testo scritto a quattro mani da Rosario La Bruna e l’attore Marco Sgamato.
Dieci i brani del famoso jazzista riproposti in scaletta ed eseguiti magistralmente dal pianista Peppe Sgamato con la partecipazione di Joe De Marco al basso, Rosario La Bruna alla batteria e Gerry La Sala alla chitarra.
Il progetto piace, trova riscontro fra gli spettatori coinvolti dalla profonda narrazione della storia del grande talento francese proprio come profonda, a tratti ironica ma carica di pathos, è la voce di Marco Sgamato che ricostruisce la vita del genio Michel fra successi, aneddoti e disavventure. Il pubblico immerso in una dimensione spirituale viene trasportato dal racconto e dalle melodie avvolgenti in quel variegato e vitale mondo sonoro che si chiama jazz.
La storia e la musica di Michel Petrucciani è una di quelle che toglie il sonno, una storia fragile e di una bellezza estetica devastante che prende per mano lo spettatore trascinandolo in una esperienza sensoriale avvolgente.
Bravo Peppe Sgamato che si cimenta con un repertorio alquanto difficile del mondo del jazz: quello di Michel Petrucciani. Lo fa con grande maturità adattando al suo pianoforte le improvvisazioni e le armonie che per altri sarebbero un compito arduo: dagli iniziali “Looking Up” e “September Second” è evidente come nell’alternarsi delle note ci siano padronanza tecnica, ma anche anima ed emozione. Con “Night Sun in Blois” e “Lullaby” è capace di tramutare le note del piano in un viaggio emozionante illuminato dai colori dell’arcobaleno. A completare la bellissima esibizione fra le emozioni di chi ascolta non passano inosservati i musicisti presenti sul palco in un alternarsi di pezzi swing come “Little Piece in C”, sonorità sud americane in un travolgente “Brazilian Suite” ed una crepuscolare e sensuale “Home”. Altri bellissimi brani scelti dalla formazione completano la serata.
ÇA-VA è una realtà, uno spettacolo da non perdere se vi capita.
Chi lo ha detto che il teatro non può occuparsi di jazz? Marco e Peppe Sgamato con Rosario La Bruna e chi ha creduto in questo progetto sono la dimostrazione che questo immenso genere musicale se trattato e affrontato pur con semplicità, può arrivare a tutti dall’intenditore al semplice appassionato e piace, piace davvero.