Emerge dall’indagine Beach Litter 2019 presentata da Legambiente
Per ogni passo fatto sulle spiagge della Campania si incontrano più di tre rifiuti, sei per ogni metro. È quanto emerge dall’indagine Beach Litter 2019 presentata da Legambiente che ha monitorato 29 spiagge della Campania nelle province di Caserta, Napoli e Salerno, dove è stato rinvenuto un totale di circa 170mila metri quadrati dove sono stati trovati una media di 647 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia per un totale complessivo di 18744 i rifiuti. La plastica è il materiale più trovato, pari al 83% del totale dei rifiuti rinvenuti (maggiore rispetto alla media nazionale dell’81%), seguita da vetro e ceramica (4%), legno trattato (4%) e carta e cartone (3%). Ai primi posti della top ten dei rifiuti piu’ trovati mozziconi di sigarette (ben 126 ogni 100 metri) e pezzi di plastica e polistirolo, ma anche tappi e coperchi di bevande e cotton fioc (il 7,8% di tutti i rifiuti monitorati). E anche l’usa e getta in plastica, nonostante le frequenti campagne di sensibilizzazione, continua a invadere i nostri litorali: Legambiente ha recuperato 30 stoviglie e 43 bottiglie ogni 100 metri di spiaggia monitorata.
La plastica è presente lungo i litorali di Bacoli e Castellammare di Stabia in provincia di Napoli, Centola e Sapri a Salerno e Castel Volturno nel casertano. Oltre mille rifiuti sono stati trovati sulle spiagge di Mondragone e Castel Voltuno (Caserta), Bacoli, Castellammare di Stabia, Torre Annunziata e Torre del Greco (Napoli) e a Salerno. La cattiva gestione dei rifiuti urbani è la causa principale della presenza dei rifiuti (85%), insieme alla “carenza dei sistemi depurativi”, responsabile del 9% degli oggetti ritrovati (la media nazionale si attesta sul 8%). Le attività da pesca e acquacoltura sono i settori responsabili del 6% degli oggetti monitorati, (la media nazionale si attesta al 7%): reti, lenze, scatoline delle esche e non solo pesca professionale ma anche amatoriale.