Il sottosegretario ai Beni culturali Anna Laura Orrico a Napoli al convegno ‘Cultura e sociale muovono il Sud’
“Visitare le Catacombe di San Gennaro è stata un’emozione bellissima. Progetti come questo, che rilanciano siti culturali o spazi pubblici sottoutilizzati, creando opportunità di crescita economica e sociale, personale e collettiva, sono modelli da studiare e da riproporre altrove”. Così il sottosegretario ai Beni culturali Anna Laura Orrico, intervenendo a Napoli al convegno ‘Cultura e sociale muovono il Sud’. “È necessario – ha aggiunto – lavorare per abbattere tutte le barriere che rendono difficile la realizzazione di percorsi come quello avviato qui. Dobbiamo porre la cultura e il sociale al centro delle politiche pubbliche. Lo possiamo fare, io mi metto a disposizione in tal senso e so che c’è una sensibilità all’interno del governo in questa direzione. È importante che la politica inizi a nutrirsi e a raccontare storie come quella della Paranza e delle Catacombe di San Gennaro, progetti in grado di sviluppare senso di responsabilità e attenzione verso il bene pubblico.
Sono le storie di un’Italia che ce la fa, di un’Italia che anche in territori fragili è capace di trasformare le difficoltà in opportunità di riscatto, di rinascita, di crescita collettiva. Qui abbiamo modelli economici alternativi, modelli di economia sostenibile che mettono al centro la persona e che sono più rispondenti alle caratteristiche del nostri territori. È da qui che dobbiamo prendere gli spunti e il coraggio per fare scelte importanti, puntando sull’economia reale”. Orrico si è detta “pronta ad ascoltare proposte, ad avviare un tavolo di lavoro per innescare un percorso di cambiamento normativo, ma soprattutto di cambiamento nell’approccio culturale che le Istituzioni devono avere nei confronti dei cittadini che si prendono cura dei beni comuni e che i cittadini devono avere nei confronti delle Istituzioni. Dobbiamo metterci tutti sulla stessa lunghezza d’onda e ristabilire un linguaggio comune per parlarci – ha concluso Orrico – perché le istituzioni da sole, con politiche calate dall’alto, non vanno da nessuna parte e perché il cittadino, se non incontra la capacita’ di ascolto da parte delle istituzioni, non può da solo cambiare le cose”.