Cene anticipate all’ombra di malpancisti di mestiere. E accade che tra le 22 e le 23 Raglino in coro i falsi avversari. Il Matteo da Rignano Raglia per dar prova agli altri e a se stesso della propria sopravvivenza politica; il Matteo della Lega Raglia per esaltare la vocazione da venditore di pentole che lo muove.
Entrambi in perfetto stile da Imbonitore dicono le stesse cose che auspica il premier Mario Draghi; entrambi ripetono ciò che studiosi e politici di differente parrocchia sostengono da tempo: aprire tutto quando i Numeri della Pandemia lo consentiranno, cenare all’ora di Cenerentola quando i vaccini riusciranno ad essere più veloci del Virus.
Nient’altro che Banalità allo stato puro trasformate in strumenti di propaganda da servire ai Troppi Beoti che affollano lo Stivale.
Matteo Salvini – il sempre più ingobbito Capo Politico e Religioso della Lega – usa il tipico Viscidume dei Cortigiani di fronte alla innegabile forza e prestigio dell’Inquilino di Palazzo Chigi.
Lo adula mentre cerca di spalmargli vaselina sulla schiena. Ma, tranquilli: di Scuola Gesuitica, il Premier è corazzato in certe parti del corpo…
Prima o poi – vedrete – Draghi manderà il Leghista dove è giusto che vada.
Quando ciò accadrà dalle parti di Palazzo Chigi – inutile dirlo – si respirerà aria migliore.
L’Esecutivo sopravviverà anche senza Salvini.
Si profila la Maggioranza Ursula, scrivemmo il 22 aprile.
E chiarimmo: “Tradotto per il volgo, M5s, Pd, Forza Italia e Leu potrebbero accordarsi nel sostenere il Governo. Con Italia Viva a far da tappezzeria fuori dai Giochi”…
Amen, chi vivrà vedrà.
Ps. “Sopra le Righe”, è uno spazio in progress che a seconda degli avvenimenti di giornata aggiornerà il commento arricchendolo. “Sopra le Righe” è uno spazio che offre a chi scrive il privilegio di potersi esprimere in prima persona su fatti non necessariamente legati alla quotidianità. Uno spazio eretico in cui le opinioni del sottoscritto talvolta non appariranno coerenti con la linea editoriale. Voltaire docet…
Nota per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola gratificata dalla maiuscola. La maiuscola – insomma – funge da sottolineatura. Chiedo venia a Quelli della Crusca,,,