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CLERO, PEDOFILIA: VITTIMA ABUSI DENUNCIA TUTTO ALLA CORTE INTERNAZIONALE.

Pedofilia in Australia, Peter Gogarty, uno dei spravvissuti agli abusi di pedofilia del clero, è pronto a rivolgersi alla Corte Penale Internazionale. L’uomo denuncerà “le persone che dichiarano di credere nel Vangelo e di predicarlo ma abusano dei minori e le persone che nascondono tali aberranti reati”, chiedendo al procuratore della Corte di indagare su alti prelati della chiesa cattolica australiana, per quelli che egli definisce crimini contro l’umanità. Negli ultimi due anni, Gogarty ha studiato una mole di testi legali e di documenti, si è familiarizzato con la normativa della Corte Penale Internazionale e ha passato in rassegna innumerevoli documenti del Vaticano e della chiesa cattolica. La sua presentazione alla Corte, che elenca oltre 200 membri di alto livello della chiesa, sostiene che questa “ha agito con impunità in ogni giurisdizione nazionale del mondo. “Questo riguarda in particolare la copertura degli abusi”, ha detto Gogarty alla radio nazionale Abc. “Specificamente, riguarda il fatto che persone con alte posizioni nella chiesa cattolica sapevano cosa stava accadendo nello scandalo degli abusi sessuali su minori e invece di proteggerli hanno protetto i preti e i religiosi pedofili”, ha aggiunto. “E in realtà il vero obiettivo era di proteggere la reputazione e il patrimonio della chiesa”.

L’australiano Peter Gogarty è uno dei sopravvissuti agli abusi subiti dal clero.

Il documento sostiene che “successivi pontefici hanno affidato la gestione esclusiva della questione degli abusi sessuali di minori nelle fila della chiesa, alla Congregazione della Dottrina della Fede, che ha emesso direttive a tutti i vescovi e capi di congregazioni religiose attorno al mondo riguardo alle procedure per trattare le denunce di abusi sessuali di minori”. La chiesa cattolica è stata un punto focale della Commissione nazionale d’inchiesta australiana sulle risposte delle istituzioni agli abusi sessuali sui minori, che ha accertato “mancanze catastrofiche di leadership delle autorita’ della chiesa cattolica per molti decenni”, con denunce di abusi sessuali su minori mai riportate alla polizia e ad altre autorita’ civili, permettendo ai perpetratori di restare nel ministero nella stessa località, o di essere trasferiti altrove all’insaputa dei nuovi parrocchiani. Ma dopo l’inchiesta, nessun individuo è stato finora ritenuto responsabile di aver occultato abusi. Gogarty si dice ottimista sulle possibilità che il caso rientri nello statuto della Corte Internazionale e che il procuratore della Corte scelga di dar seguito alla causa, ma riconosce che il caso è estremamente complesso e che vi sono diversi ostacoli da superare.

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