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“COL PD PATTI E NON ALLEANZE”. GIGGINO DA POMIGLIANO INDORA LA PILLOLA IMPOSTA DA GRILLO

Dopo le bacchettate di Beppe Grillo, gioca con le parole, Luigi Di Maio. Schiavo del vecchio imperativo mandato in soffitta dal Demiurgo Cinquestelle, il Capo Politico del M5s ha paura di pronunciare la parola “Alleanza”. E vi gira attorno. E dal Contratto con la Lega passa ad eventuali Patti col Pd al livello territoriale. Accade quando manca la necessaria autorevolezza per sostenere ipotesi che potrebbero risultare sgradite agli attivisti. E ci si rifugia nel lessico per contrabbandare ciò che può apparire sconveniente agli occhi degli idioti.

Niente Alleanze, dunque, ma “Patti” col Pd. Un modo per eseguire l’ordine di Grillo indorando la pillola che ad esso si accompagna.

“Qui ci dicono ‘ma allora fate un’alleanza con De Luca?’. Ma neanche per sogno”, assicura Di Maio in chiusura della Festa Italia 5 Stelle.

“Quella umbra – puntualizza a modo suo – non è un’alleanza. Molti mi dicono ‘Luigi ma allora non possiamo parlare più male del Pd?’ E io dico ‘tu puoi farlo, ma sei sicuro che ser…va ancora parlare male degli altri?’. Noi non proponiamo alleanze regionali con il Pd, noi al massimo proporremo altri patti civili, per liberare le Regioni dalle correnti, dai partiti”.

Concludendo, se non è zuppa è pan bagnato. E sul caso Campania – vedrete – M5s e Pd troveranno una intesa dopo aver liquidato la candidatura dell’attuale Governatore. Si accettano scommesse.

Ps. Nota per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola attenzionata dalla maiuscola. 

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