Pyongyang in pressing, da Usa pochi sforzi per fiducia reciproca
La Corea del Nord spinge perché il presidente americano Donald Trump adotti “opzioni sagge e decisioni coraggiose” per sbloccare lo stallo dei negoziati sul nucleare. Il nuovo pressing sulla Casa Bianca parte dall’advisor del ministero degli Esteri Kim Kye-gwan in risposta alle parole del tycoon sull’ipotesi di un altro meeting col leader nordcoreano Kim Jong-un che “potrebbe accadere presto”. Kim Kye-gwan, in una dichiarazione rilanciata dall’agenzia Kcna, afferma di avere dubbi sul fatto che un altro vertice tra leader possa produrre svolte significative a causa del fatto che l’opinione prevalente a Washington è che il Nord debba prima procedere alla denuclearizzazione e poi ottenere concessione e che le sanzioni a guida americana debbano portare Pyongyang al tavolo negoziale. “Gli Usa – accusa Kim – non stanno agendo per attuare i contenuti della dichiarazione congiunta di Singapore tra i leader dello scorso anno”. Il Nord “sta facendo sforzi sinceri per la fiducia reciproca”, restituendo – ad esempio – i resti dei soldati Usa morti nella Guerra di Corea del 1950-53.