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CORONAVIRUS A NAPOLI, 3 CASI. UN CONTAGIATO È DEL CENTRO, DI MAURO (COTUGNO): “NON MANIFESTANO SINTOMI GRAVI”

Una ragazza di 24 anni, originaria di Caserta, è in isolamento all’ospedale Cotugno; un’altra, di 26, è stata trasferita da Vallo della Lucania, e tutta la sua famiglia già da ieri mattina messa in quarantena.

“Entrambe le pazienti non manifestano sintomi gravi”, Maurizio Di Mauro, il direttore generale dell’ospedale dei Colli, a Napoli, che comprende anche il Cotugno rassicura, così, i cittadini sui primi casi di Coronavirus a Napoli. Nella tarda serata di ieri è arrivato nel nosocomio partenopeo anche un 45enne della centralissima piazza Carlo III. Proveniva dalla Lombardia e accusava febbre e mal di gola: positivo al test. Ma ricostruiamo con ordine la giornata di ieri. A comunicare i primi due casi sospetti registrati in Campania è stato il governatore della Campania Vincenzo De Luca, al termine della riunione con i sindaci convocata per dettare la linea.

Si tratta di una 24enne casertana che si è presentata dopo un viaggio direttamente al Cotugno, il centro di riferimento per le patologie infettive. E, martedì sera, ha chiesto di poter effettuare il tampone anche senza avere i sintomi principali della patologia, ma solo una faringite. Rientrata a casa, è stata riportata in ambulanza nella struttura sanitaria, e sono stati disposti gli ulteriori esami con l’invio del tampone a Roma per avere il verdetto definitivo. La ragazza era infatti rientrata da Milano in auto assieme a una amica con il fidanzato, tutti e due originari di Ruviano nel Casertano. Anche il ragazzo ha la febbre e sono in corso i controlli di rito. L’altra donna è una 26enne, un tecnico di laboratorio di origini ucraine, che era invece ritornata da Cremona in treno, facendo tappa a Bologna e poi a Salerno, il 15 febbraio scorso.

I genitori l’hanno accompagnata in macchina da Montano Antilia, nel Cilento, fino all’ospedale Vallo della Lucania, dove è stato richiesto e effettuato il test per il coronavirus, disposto il ricovero in isolamento e deciso il trasferimento. Disposta la quarantena anche per il personale sanitario del presidio che è entrato in contatto con la biologa. Anche in questo caso è stato inviato il tampone per la conferma definitiva da parte dell’Istituto superiore di sanità.

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