Con 2.280 casi in un giorno su 15.800 tamponi e il 14,5% dei contagi rispetto al 12,8% di ieri, per il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, “non abbiamo più davanti tempo da perdere”. Dovrebbe arrivare entro domenica, e comunque nelle prossime 48 ore, l’ordinanza della Regione annunciata dal presidente con cui si disporrà un nuovo lockdown su base regionale, dopo il coprifuoco dalle 23 alle 5 e lo stop alla mobilità tra Province.
“Oggi siamo ancora in tempo, abbiamo una situazione pesante e siamo a un passo dalla tragedia. Io non voglio trovarmi di fronte qui da noi i camion che portano centinaia di bare di deceduti. Non siamo garantiti da nessuno che questo avvenga, se non dalle decisioni che prendiamo da subito”, sono le parole del presidente-sceriffo. “Dobbiamo fare l’ultimo tentativo per bloccare l’esplosione del contagio. Dobbiamo chiudere tutto per un mese, per 40 giorni per frenare l’esplosione del contagio. Poi si vedrà. Senza decisioni drastiche non possiamo più reggere”, è la convinzione di De Luca, che denuncia una “campagna di sciacallaggio” contro la Campania.
Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, non ci sta e lancia un appello al governo Conte: “Assuma il coordinamento di una situazione che ormai è sotto gli occhi di tutti, in Campania è fuori controllo. Chiediamo di intervenire subito con misure adeguate sul piano sanitario, sociale ed economico”. Un lockdown che arriverebbe “per la confessione della totale inadeguatezza delle azioni messe in campo da marzo ad oggi per rafforzare la salute”. Confapi Napoli si dice “pronta a scendere in piazza”. E c’è chi l’ha già fatto: ristoratori e piccoli imprenditori si sono presentati sotto il palazzo della Regione per protestare con fiaccole e candele.Il presidente, intanto, mostra durante una diretta social la tac di un malato di Covid di 37 anni, che “senza rianimazione morirebbe”. Poi si scaglia contro “centinaia di ragazzi” in spiaggia a Bagnoli. “Siamo – denuncia – all’irresponsabilità totale. Sono le stesse immagini che troviamo la sera e la notte tra bar e movida, davanti alle scuole. Sono queste le situazioni che hanno portato a una diffusione enorme del contagio”. Con voce ferma e il suo solito tono perentorio, De Luca sbotta: “È totalmente irresponsabile dire che le scuole sono le ultime attività da chiudere”. Il governatore della Campania si rivolge poi al governo: “Facciamo un piano di misure socioeconomiche di aiuto alle categorie economiche colpite utilizzando i miliardi che ci vengono messi a disposizione dell’Europa”. Nell’esecutivo – dice senza peli sulla lingua – “ci sono i tangheri, gli sciacalli e le persone perbene, che ringrazio e con cui manterremo un rapporto molto stretto”.Ma resta la scuola il tema più caldo.
I numeri del contagio snocciolati da De Luca, divisi per fasce d’età, mostrano un’impennata di positivi. “Con questi dati le scuole non si aprono. Domani si deciderà dopo una valutazione con l’unità di crisi”, sottolinea. Mentre lunedì sarà fatta una verifica per le scuole elementari. Non solo. Il governatore si pone l’obiettivo di tamponi che diano risultati in 12 ore e annuncia uno screening di massa con 34mila tamponi tra domenica e lunedì ad Arzano (Napoli).Dall’opposizione, Stefano Caldoro attacca: “In Campania la situazione è drammaticamente fuori controllo e le ultime scomposte esternazioni del presidente della Regione confermano l’incapacità di affrontare la situazione da un punto di vista concreto e non solo mediatico”. E la pentastellata Valeria Ciarambino chiede di “unire le forze” con De Luca e Caldoro, perché “la paventata chiusura di ogni tipo di attività non può essere definita di punto in bianco”.