La Corea del Sud continua a dare la caccia a possibili casi di contagio COVID-19 collegati al quartiere dei divertimenti di Itaewon, a Seoul. Secondo quanto hanno riferito oggi i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (KCDC), ne sono stati rilevati altri 18, che portano il totale di questo focolaio a 255. Il “cluster” si è prodotto dopo che, nella notte tra il 5 e 6 maggio, un 29enne ha frequentato cinque club e bar del famoso quartiere.
In seguito il ragazzo è stato rilevato come positivo ed è partito un lavoro di individuazione dei possibili contatti avvenuti che ha portato a fare 83mila test per quest’unico caso. In tutto ieri il numero di infezioni rilevate è stato di 19, che porta il totale da inizio epidemia a 11.225. È Il secondo giorno consecutivo che il numero di nuovi casi è rimasto sotto 20. Invece i decessi nell’ultimo giorno sono stati due, con un totale da inizio epidemia di 269. Secondo gli esperti locali, anche l’ultimo focolaio individuato appare tutto sommato sotto controllo e le autorità sanitarie non stanno pensando di elevare il livello di distanziamento sociale, in un paese che non ha mai messo in campo un lockdown vero e proprio e ha contenuto l’epidemia in maniera considerata da molti esperti altamente efficiente.
Resta tuttavia alta l’attenzione rispetto alle riaperture delle scuole. La scorsa settimana 440mila studenti delle scuole superiori sono ritornati tra i banchi. Domani dovrebbe essere la volta di altri 2,37 milioni di studenti.