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CRISI IN VENEZUELA, SCONTRI AL CONFINE CON LA COLOMBIA

Oltre 50 reporter sono bloccati alla frontiera con la Colombia impossibilitati a rientrare nel Paese

Scontri al confine tra Colombia e Venezuela nel giorno fissato dall’opposizione per l’ingresso degli aiuti umanitari bloccati alla frontiera. Secondo quanto riferito, a Urena i residenti hanno lanciato pietre contro i militari di guardia al confine chiuso dalle autorità, che hanno risposto sparando gas lacrimogeni. Un sindacato dei giornalisti venezuelano ha riferito che 50 reporter sono bloccati alla frontiera colombiana, impossibilitati a rientrare nel Paese, dopo aver coperto ieri il concerto Venezuela Live Aid organizzato dall’opposizione al regime di Nicolas Maduro a Cucuta. Su Twitter, il sindacato Sntp ha chiesto che sia rispettata la libertà di movimento per i giornalisti. Confermo che vari membri della Guardia nazionale assegnati al Ponte internazionale Simon Bolivar”, al confine tra Venezuela e Colombia, “hanno deciso di unirsi a coloro i quali stanno salvando la democrazia in Venezuela” ha annunciato su Twitter il presidente ad interim Juan Guaidò, secondo cui “gli aiuti umanitari o entreranno o entreranno” e “chiunque non sia dalla parte del popolo e impedisca l’ingresso di aiuti umanitari è un disertore che tradisce il nostro popolo”. “Le guardie e i militari delle Forze armate che si uniscono alla nostra lotta non sono disertori. Hanno deciso di schierarsi al fianco del popolo e della Costituzione” ha twittato Guaidò, postando un video con le immagini di alcuni dei militari che hanno abbandonato le loro postazioni sul ponte Simon Bolivar. “Benvenuti – ha detto Guaidò – L’arrivo della libertà e della democrazia in Venezuela è inarrestabile”.

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