“Open house Napoli” è un appuntamento internazionale
Un evento che è nato a Londra nel 1992 e che si è diffuso in 47 capitali mondiali dei 5 continenti. In Italia esiste già a Roma, Milano e Torino. Adesso arriva a Napoli con la sua prima edizione”. Così Stefano Fedele, direttore di Open house Napoli, a margine della presentazione della manifestazione che si svolgerà in città il 26 e il 27 ottobre. “Apriremo – spiega – circa 80 luoghi e ci saranno, tra eventi e itinerari, 100 esperienze nel corso delle due giornate. La città apre la sua architettura per un percorso di visite guidate gratuite e racconta la sua identità in cambiamento”. “Ci fa molto piacere che gli organizzatori – sottolinea il sindaco Luigi de Magistris – abbiano scelto anche Napoli perché forse è la città che, in questi anni, maggiormente sta vivendo un’effervescenza culturale, un fenomeno di rigenerazione urbana molto importante, il recupero degli spazi degradati grazie al lavoro delle collettivita’”. Con quest’evento si assiste ad “un’operazione di recupero urbano, di democrazia partecipativa e di sinergia tra istituzioni, associazioni e mondo dei professionisti che noi – conclude il primo cittadino – sosteniamo e condividiamo”. Open house consentirà, dunque, la visita a diversi luoghi tra cui il cantiere della stazione di Miano, la chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli, le scuderie di San Severo, il sito archeologico dell’acquedotto augusteo del Serino, il parco letterario di Nisida. Saranno gli studenti delle facoltà di architettura, ingegneria e testimonial d’eccezione ad accompagnare i cittadini nei diversi percorsi previsti.