Pubblicato in modalità self-publishing, il primo romanzo di Dalila Vigliotti “Io tu e la luna” non appartiene sic et simpliciter al genere del romanzo di formazione ma si inscrive, piuttosto, in quello del teen romance.
Lettura scorrevole, non esente da qualche filleraggio, l’autrice ci porta sull’orlo dell’abisso di due adolescenti; ma mentre ci conduce nell’incubo di Louis, nel male di vivere che lo ha colpito dopo la morte della nonna, cosa che fa scoppiare la sua depressione le cui radici risalgono al rapporto malato e burrascoso tra i genitori, l’autrice non riserva la stessa attenzione alla protagonista femminile Beth. L’amore finito male di questa teenager è accennato nei discorsi con sua sorella, figura affettivamente importante ma dai contorni sbiaditi, lanciata come è nella sua vita da adulta americana che a 19 anni è già al college, vive fuori casa e mantiene rapporti con la famiglia solo attraverso le videochiamate. Le ferite di Beth la portano a “colpire prima di essere colpita”, i traumi adolescenziali non ancora elaborati si traducono in una disistima che fa erroneamente sorridere l’adulto, il quale pensa ad una fase passeggera, ad un momento fondante di costruzione del sé. Eppure quello stesso adulto che legge, ha dimenticato il dolore che causa il passaggio attraverso quella delicatissima fase. Quel dolore che condiziona ogni momento della giornata di Beth, anche lei provata da un rapporto con la figura materna fatta di incomprensioni, silenzi e pochi litigi, con una figura paterna quasi assente.
I due migliori elementi della scuola, i protagonisti di questa narrazione, si riconoscono dal primo istante: cuore, chimica o bisogno di uscire dai loro rispettivi tormenti, capiscono che le loro anime sono legate. Accettare questo dato e iniziare una storia d’amore sarà per entrambi un processo lungo e spesso complicato. Le descrizioni, all’interno della narrazione, sono accurate, e non potrebbe essere diverso visto che la scrittrice ha appena 16 anni e sta vivendo sulla sua pelle gli stessi tormentati passaggi di crescita.
Ma attenzione a parlare di romanzo autobiografico, Dalila Vigliotti sgombra subito il campo da ogni equivoco: ha scritto tutto ciò che la circonda, ha narrato di realtà che ha osservato e non solo vissuto. E’ una lettura gradevole per gli adulti, che potranno osservare i loro figli attraverso i personaggi della Vigliotti; ed è una lettura in cui sicuramente non faranno fatica a riconoscersi molti adolescenti, che forse potranno sentirsi meno soli in mezzo alla burrasca della loro Vita in divenire.
Disponibile su Amazon sia in versione cartacea che nel formato kindle.