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DAVID DI DONATELLO, GARRONE CON “DOGMAN” INCASSA 15 NOMINATION

La 64esima edizione dei David si svolgerà il 27 marzo in diretta su Rai Uno

Arrivano le nomination per la 64esima edizione dei David di Donatello. Nella sede Rai di Viale Mazzini a Roma sono state annunciate le nomination. Tra i film più nominati ci sono ‘Dogman‘ di Matteo Garrone con 15 candidature (tra queste, Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Attore Protagonista a Marcello Fonte e Miglior Attore non Protagonista a Edoardo Pesce), 13 a ‘Capri-Revolution‘ di Mario Martone (Miglior regia, Miglior Attrice Protagonista a Marianna Fontana e Miglior Attrice non Protagonista a Donatella Finocchiaro), 12 a ‘Loro‘ di Paolo Sorrentino (Migliore Attrice Protagonista a Elena Sofia Ricci e Miglior Attore Protagonista a Toni Servillo) e a ‘Chiamami Col Tuo Nome‘ di Luca Guadagnino (Miglior Regia e Migliore sceneggiatura non originale). Fanno incetta di candidature anche il film targato Netflix ‘Sulla Mia Pelle‘ di Alessio Cremonini e ‘Lazzaro Felice‘ di Alice Rohrwacher con nove nomination. Entrambe le pellicole concorrono per la categoria Miglior film del 2018. “Il mio obiettivo sarà dare risonanza e spazio alle emozioni del vincitore”.

L’appuntamento con gli Oscar italiani è per il 27 marzo in diretta su Rai1. A condurre la serata, sarà nuovamente Carlo Conti. Queste le parole del conduttore Carlo Conti, emozionato di essere nuovamente il cerimoniere della kermesse. “Spazio al cinema e ai suoi vincitori”, promette Conti, ma non mancheranno momenti dedicati alla musica (i cui dettagli verranno resi noti piu’ avanti) e un omaggio a due grandi protagonisti del cinema: Bernardo Bertolucci e Carlo Vanzina. In Rai non solo nomination ma anche premiazioni. Durante l’annuncio delle candidature, è stato premiato ‘Frontiera‘ di Alessandro Di Gregorio, vincitore del David per il Miglior Cortometraggio del 2018. “Di Gregorio- ha detto Andrea Piersanti, presidente della Giuria- per raccontare il dramma apparentemente senza fine dei migranti, ha scelto un punto di vista inedito, lontano dalla regia rigorosa, adulta, asciutta e, nello stesso tempo, compartecipe e commovente. Bravissimi gli attori”. E conclude: “La storia si segue con una sorta di vertigine che è pari solo al ‘tremendus‘ che rappresenta. Il regista del corto ha dimostrato un talento notevole”. Insieme a Di Gregorio, premiato anche Alfonso Cuarón– non presente alla conferenza- per ‘Roma‘, film Netflix vincitore del Leone D’Oro all’ultima Mostra del Cinema di Venezia e oggi anche del David di Donatello come Miglior Film Straniero del 2018.

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