Il governatore De Luca è stato oggetto di minacce all’interno di una chat del profilo Telegram denominata “Basta Dittatura-Proteste”, di chiara matrice no vax e no green pass.
La reazione, assolutamente scomposta e ingiustificabile, da parte di chi si nasconde dietro ad una tastiera o al touchscreen di un telefono cellulare è arrivata in conseguenza dell’ultima feroce battuta del presidente della Regione Campania durante la conferenza stampa del 17 novembre scorso, quando è stato presentato il programma Burocrazia zero e le ultime novità introdotte.
A chi gli chiedesse un’opinione in merito alle possibili nuove restrizioni da applicare solo ai NO VAX, il governatore ha risposto: “Mi resta il Napalm, visto che il lanciafiamme è stato già introdotto”. L’ennesima efferata provocazione di De Luca, però, ha avuto un riscontro altrettanto crudele, visto che sulla chat di Telegram è stato pubblicato l’indirizzo della sua residenza salernitana, oltre alla ricetta del Napalm da preparare in casa.
Nella chat sono stati rilevati numerosi insulti e minacce all’indirizzo della persona di De Luca, oltre ad espliciti riferimenti alle vicende giudiziarie che lo vedono indagato a Salerno per concorso in corruzione.