Sedie e poltrone per ufficio comode e soprattutto “sexy”. È questa lo stile che il designer Francesco Favaretto sta portando in Luxy, in veste di neo direttore artistico (creative advisor) di questo brand italiano di poltrone e sedie da ufficio e arredamento contract. “Il core business di Luxy è il mondo ‘ufficio’ ma vogliamo farlo in maniera diversa dagli altri. – afferma Favaretto – Il mio credo progettuale è che un prodotto da ufficio non deve sentirsi in imbarazzo dentro una casa, e viceversa. E oggi, più di prima visto, che siamo stati costretti a fare lo smart working, a lavorare in remoto da casa, a causa del covid”.
Francesco Favaretto, direttore creativo dell’omonimo studio Favaretto&Partners, fondato dal padre Paolo nel 1973 a Padova, è consapevole di questa esigenza. ”Non perdiamo di vista il focus dell’ufficio, ma strizziamo l’occhio sia al mondo ‘fashion’ sia al mondo ‘casa’, piuttosto che al decoro d’interni”, spiega. ”Il mio ruolo è riprendere in mano tutti i prodotti e riattualizzare alcuni pezzi storici anche dal punto di vista industriale, – sostiene il designer – al passo con le tecnologie di oggi, per dargli un look più sexy. Sono tutti prodotti che funzionano ma – aggiunge – come noi stessi, ogni tanto necessitano di qualche ritocchino. Sicuramente il nostro imperativo per il 2021 e il 2022 è staccarci da tutti i nostri competitor e tutto ciò che è il mondo ufficio, puntando sul colore”. ”Produciamo sedie dalla A alla Z, controlliamo il prodotto step by step e quindi il comfort, l’ergonomia, è il nostro primo pensiero.
Una sedia o una poltrona, può piacere o non piacere, può essere bella o brutta, ma deve essere comoda e confortevole”. Il progettista però deve fare i conti anche con i costi di produzione. ”Nell’industria se si aggiunge qualcosa si deve giustificare un costo aggiuntivo sul mercato, e siccome il sistema produttivo industriale è riproduzione seriale si fa sempre la guerra alla vite in meno, alla saldatura in meno, è un approccio industriale e il mondo ufficio è ancora più sensibile del mondo casa, perché ci partecipa a grandi appalti pubblici e privati e vince la qualità, il design ma anche il prezzo. Quindi – conclude Favaretto – la scommessa è fare un prodotto bello, tecnico, comodo ma al prezzo giusto”.