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GRILLO SULL’ALTARE DELLA GOVERNABILITÀ SACRIFICA LA SUA CREATURA

Il Comico si inchina ai toni sprezzanti del Leader della Lega e svende l’anima originaria del M5s

Non sono tollerabili in un Paese civile i toni sprezzanti, rozzi e urticanti nei confronti dei poveri, dei deboli e dei disperati. A maggior ragione non lo possono essere in un Paese che orgogliosamente sbandiera le proprie radici cristiane. Toni sprezzanti che rappresentano uno schiaffo all’intelligenza quando chi li usa è uno che fa campagna elettorale mostrando il rosario e il Vangelo tra le mani. Costui è un rozzo imbonitore che tradisce gli insegnamenti e i valori del Cristianesimo, religione di cui vuole apparire paladino . Sto parlando – per quanti non lo avessero ancora capito – del Leader della Lega nonché vicepremier e Ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Toni inaccettabili e intollerabili. Toni ripugnanti per un ateo come il sottoscritto nel quale convivono i valori della Sinistra e del Cristianesimo sociale! Premesso ciò, la volgarità salviniana rischia di travolgere il M5s. E viene da chiedersi fino a che punto i Cinquestelle intendano prestare il fianco alla ferocia e alla insensibilità sociale del Leader della Lega e fino a qual punto intendano indossare i panni degli utili idioti. Di fronte alle sconcezze civili, di fronte alla disumanità del Ministro dell’Interno inevitabilmente irrompe l’interrogativo: possibile che i Cinquestelle non abbiano ancora capito che a pagare per le nefandezze e per la ferocia salviniana saranno loro e non la Lega? Sarà il M5s a pagare perché Salvini è in sintonia con i suoi. Il Leghista si comporta come gli chiede la sua piazza mentre il M5s si comporta contro la sua natura e contro il sentire di buona parte del suo elettorato Il razzismo, l’intolleranza e gli egoismi territoriali sono nel Dna della Lega. Questi elementi non soltanto non sono nel Dna del M5s ma sono contrari all’etica originaria dei Cinquestelle. Luigi Di Maio sull’altare della governabilità sta vendendo l’anima. Sta svendendo l’anima del Movimento, la sua e quella di una ampia fetta dei sostenitori Cinquestelle. Dove sono finiti i ruggiti di Beppe Grillo, dove è finita la filantropia di Alessandro Di Battista, dove sono finite le istanze etico-morali pentastellate, dove è finita la lotta alle Caste di ogni specie e colore, dove è finita la fame di giustizia? Alla ricerca dei perduti valori pentastellati mi sento come Diogene con la fiaccola, l’antico saggio che se ne andava in giro cercando l’Uomo… Grillo, Fico, Di Battista… Se ci siete battete un colpo! Grillo ha prontamente raccolto l’invito. E il colpo lo ha battuto malissimo avallando la posizione di Salvini. Il Comico o non ha capito, o gioca sporco. Inseguire la Lega sul suo terreno è da folli o da suicidi. Con le sue parole Grillo ha costruito la bara per la sua creatura. È il cupio dissolvi!

 

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