In Italia 331 casi ed un morto per morbillo nei primi due mesi del’anno
Oltre 115.000 i contagi registrati e 1200 morti per il morbillo, si tratta del più grande focolaio nella storia del Paese. Dall’altra parte del mondo, anche il sindaco di New York è alle prese con una epidemia di morbillo, 465 casi registrati. È salito a più di 1.200 morti il bilancio dell’epidemia di morbillo che dallo scorso ottobre ha colpito il Madagascar, dove sono saliti a oltre 115.000 i contagi registrati. Si tratta del più grande focolaio nella storia del Paese, dove solo il 58% delle persone è stato vaccinato contro il virus della malattia esantematica. Alla fine del mese scorso l’Oms ha avviato una vaccinazione di massa contro il morbillo con l’obiettivo di immunizzare 7,2 milioni di bambini dai 6 mesi ai 9 anni. Secondo gli esperti è necessaria una copertura tra il 90% e il 95% per evitare epidemie.
Dall’altra parte del mondo, anche il sindaco di New York è alle prese con una epidemia di morbillo, 465 casi registrati: De Blasio ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria, vaccino obbligatorio e multe fino a 100 dollari per chi si rifiuta. In Italia 331 casi ed un morto per morbillo, nei soli mesi di gennaio e febbraio di quest’anno. Il morbillo è una malattia infettiva causata da un virus del genere morbillivirus (famiglia deiParamixovidae). È una malattia molto contagiosa che colpisce spesso i bambini tra 1 e 3 anni, per cui viene detta infantile, come la rosolia, la varicella, la pertosse e la parotite. Si trasmette solo nell’uomo. I malati vengono isolati nel periodo di contagio. Una volta contratto, il morbillo dà un’immunizzazione teoricamente definitiva, quindi non ci si ammalerà più per l’intera durata della vita. Il morbillo è diffuso in tutto il mondo. È una delle più frequenti febbri eruttive, sebbene sia molto meno comune da quando è in uso la vaccinazione con richiamo. Nei Paesi a clima temperato, colpisce i bambini verso la fine dell’inverno e a primavera. In Italia la malattia deve essere obbligatoriamente notificata alle autorità sanitarie.