“Certo di interpretare i sentimenti dei fedeli tutto il mondo rivolgo un pensiero grato alla memoria di San Giovanni Paolo II, in questi giorni oggetto di illazioni offensive e infondate“. Lo ha detto, questa mattina, Papa Francesco dopo la recita del Regina Caeli in riferimento a quanto diffuso rispetto al caso di Emanuela Orlandi, la ragazza scomparsa, in circostanze misteriose, il 22 giugno 1983 e da allora mai più ritrovata. Nei giorni scorsi, infatti, intervistato alla trasmissione televisiva “DiMartedì” Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, aveva dichiarato: “Mi dicono che Wojtyla ogni tanto la sera usciva con due monsignori polacchi e non andava certo a benedire le case…”.
LA PRECISAZIONE DI PIETRO ORLANDI
Parole pesanti, queste, con le quali Pietro aveva, in qualche modo, ribadito i sospetti sul pontefice polacco (elevato sugli altari il 27 aprile del 2014) e in genere sulla pedofilia in Vaticano durante il pontificato di Giovanni Paolo II. Lo stesso Orlandi, successivamente, intervenendo in collegamento con “Quarto Grado“, aveva poi chiarito la sua posizione, spiegando di aver “parlato di questo argomento anche col promotore di giustizia Alessandro Diddi (che lo ha ascoltato, per quasi 8 ore, in qualità di testimone, proprio in relazione alla scomparsa della sorella Emanuela, ndr) le mie parole sono state strumentalizzate per fare titoli di giornali”. E ancora: “non ho mai accusato Giovanni Paolo II di pedofilia, sono arrivate palle di fango” aveva sottolineato Pietro Orlandi.