L’ex capitano azzurro incorona il successore Monaldi: “Non ha bisogno dei miei consigli, è uno che sa il fatto suo”
Indimenticato ed indimenticabile, Francesco Guarino è un condottiero che a Napoli ha lasciato il cuore e sconfessato tanti che lo davano troppo presto per finito. L’esperienza del capitano di mille battaglie, come la sua freddezza nei momenti importanti, ha caratterizzato due anni in cui la GeVi si è ripresa un ruolo nel basket che conta ed ha costruito le fondamenta delle proprie aspirazioni.
Dal parquet alla sua esperienza nell’allenare i giovani, l’ex capitano azzurro ha parlato a tutto tondo, dal progetto in atto a Ferentino fino alla lucida analisi dell’attualità dei suoi ex compagni. E suona la carica per la sfida contro Scafati.
Finalmente comincia la stagione per la tua Ferentino, che sensazione hai?
Sembra quasi come se fosse il primo giorno, attendo questo inizio con ansia non tanto per me quanto per i miei compagni che sono giovani e si sono dovuti fermare. Avevano voglia di ricominciare ma ogni volta che pareva si riuscisse a ripartire è stato posticipato tutto, poi ci hanno fermato e finalmente sembra che sia arrivata l’occasione. C’è tanta attesa e voglia di riprendere a giocare.
A Ferentino hai assunto il ruolo di coordinatore tecnico delle giovanile, cosa vuoi portare del modello Napoli?
Prima di tutto l’organizzazione; è vero che le basi ci sono perchè Ferentino ha fatto basket anche ad alti livelli con fior fiore di giocatori, tuttavia da cinque anni a questa parte era un po’ scemato il tutto e, quindi, ora bisogna riorganizzarsi. Ci sono buone possibilità e l’organizzazione che ho visto a Napoli può essere di grande aiuto.
Domenica c’è il Derby, hai lasciato la fascia a Monaldi, vi siete sentiti? Che consigli gli hai dato?
Onestamente non lo sento da un paio di settimane ma Diego è uno che sa il fatto suo, non ha bisogno di consigli. Mi sarebbe piaciuto venire a vedere il derby perchè penso che sia la sfida tra le due squadre più forti del campionato, con Forlì appena dietro. Una partita del genere, per Napoli e per la Campania, è tanta roba, peccato che il pubblico non possa assistervi perchè una cornice come quella che conozco io sarebbe stata la ciliegina sulla torta.
Chi vedi favorita e cosa c’è di diverso dall’anno scorso?
Di diverso c’è tutto perchè i derby sono partite a sè, talmente diverse che non si possono nemmeno vedere similitudini nel passato o con un eventuale incrocio ai play off. Rispetto all’anno scorso parliamo di due squadre che devono arrivare fino in fondo mentre l’anno scorso entrambe potevano essere outsider. Scafati sta un po’ meglio dal punto di vista del morale e del gioco ma proprio per questo, forse, è favorita Napoli perchè di solito il derby lo vince chi ci arriva peggio come l’anno scorso, e me lo auguro con tutto il cuore. Spero che Napoli faccia una partita gagliarda, i derby si vincono, non si giocano.
Cosa direbbe Capitan Guarino ai tifosi viste anche le polemiche recenti?
Ho visto molte partite di Napoli quest’anno, so cosa significhi giocare a Napoli, com’è la piazza per attenzioni ed aspettative, soprattutto quest’anno che non ci si nasconde. Il campionato è lungo, ci sono i play off e la squadra deve arrivare pronta lì, preferirei perdere il derby se ciò significasse vincere il campionato. Il tifoso vuole tutto subito, anch’io ora sono tifoso e, certe volte, mi arrabbio però devo essere lucido e penso che questo è il momento in cui si può sbagliare se si capisce dove si è sbagliato, perchè poi nei play off non c’è margine d’errore e bisogna essere pronti. Dico di avere pazienza perchè c’è una società solida, che ha investito tanto e sta facendo benissimo; la squadra è forte, anche se le manca un po’ di continuità sui 40’ perchè spesso inizia forte, scappa nel punteggio ma poi stacca la spina e non riesce più a ritornare in partita come contro Ravenna, Rieti o Cento che sono state sconfitte un po’ assurde.
Ripeto, pazienza ed i risultati arriveranno.