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ESCLUSIVA H24NEWS: Marini “È come se stessimo giocando già i play off”

La guardia della GeVi Napoli, ai nostri microfoni, commenta il posticipo del ritorno dei tifosi al palazzetto – “ci speravamo, ma dobbiamo aspettare” – ed anche le voci di mercato su Burns – “Farebbe comodo a tante squadre”-.

Il numero 13, nei ricordi del tifoso medio, porta alla mente un folletto venezuelano. Avete capito bene, anche coach Sacripanti lo ricorda distintamente, visto che il suo 8/8 da 3 fu determinante per la vittoria della Pompea Napoli di Mazzon sull’allora sua Cantù che contava, tra gli altri, su un certo Shaun Stonerook.

Eredità pesante, quella di Oscar Torres, ma che Pierpaolo Marini onora con pieno merito, ergendosi, spesso, a elemento decisivo nei successi della formazione partenopea.

In una situazione come quella scaturita dalla pandemia, l’esterno abruzzese, vero e proprio peperino sul parquet, ha trovato anche modo di farsi apprezzare dai tifosi per la sua simpatia, anche se per mezzi virtuali, nelle dirette di gaming fatte con il compagno di squadra (e di battaglie online) Andrea Zerini.

Misurato nelle valutazioni, cosciente della situazione che vive, Pierpaolo ha dato il suo punto di vista sincero, tanto su quanto accade sul parquet, come sulle evoluzioni del mercato, con Christian Burns, ormai, prossimo a rimpinguare il roster a disposizione di Sacripanti.

Innanzitutto come stai dopo la botta subita a Tortona?
Sto bene, è stata solo una botta di gioco, niente di grave. Lì per lì ho sentito un dolore forte, ma è passato subito, infatti sono tornato in campo poco dopo; è stata una botta in pieno stomaco che mi ha tolto il respiro, ma è passato tutto.

Al Pala Oltrepo’, ai tifosi, è sembrato che la squadra abbia messo in conto la sconfitta, si può dire che vi siete giocati il jolly che avevate a disposizione?
Hanno pesato i tre impegni in una settimana. Tortona è un campo difficile, con una squadra tosta, che conoscevamo, avendola affrontata in coppa, agguerrita dopo la pesante sconfitta di Forlì. Noi, poi, avevamo assenze pesanti nel quintetto come Lombardi e Mayo, siamo scesi in campo per dare il massimo ma, alla fine, abbiamo pagato la mancanza di rotazioni in termini di energia, complice anche l’infortunio di Uglietti che ha peggiorato ulteriormente la situazione, e non siamo riusciti a restare attaccati alla partita.

Dopo il girone di andata, quale delle tre avversarie vi ha impressionato maggiormente? Avete cambiato punto di vista rispetto alla Coppa Italia?
Non amo fare classifiche, nel nostro girone ci sono le 6 favorite per il salto di categoria e sono tutte squadre attrezzatissime; sono già iniziati i play off, a mio parere, perchè affrontiamo squadre di assoluto livello e sono sempre partite molto combattute e dispendiose a livello fisico.

Dopo Orzinuovi, in Coppa, si torna a giocare a mezzogiorno. A voi giocatori piace davvero questo orario?
Personalmente preferisco sempre le 6 di sera, tutta la settimana ci alleniamo in quell’orario, ma ci sta anche giocare a mezzogiorno, non possiamo rifiutarci. Noi giocatori siamo abituati a giocare e ad allenarci nel pomeriggio, la mattina non riesci nemmeno a pranzare, quindi hai meno energie del solito. Però non mi preoccupo, alla fine, domenica, sarà mezzogiorno anche per Torino.

Domenica, appunto, vi aspetta Torino, che speranze ci sono di rivedervi al completo?
Non voglio sbilanciarmi su chi tornerà e chi no, prima di fare una figuraccia, sto zitto (ride, ndr.), speriamo di recuperare tutti.

Questione pubblico: ancora oggi siamo a porte chiuse, si era parlato di maggio come data della parziale riapertura, ad oggi dovremo aspettare giugno. Come state vivendo quest’incertezza?
Sicuramente, per noi giocatori, non è stato facile cominciare quest’anno senza pubblico. Alla fine devi abituarti e fare il tuo lavoro, ma non è affatto facile perchè un conto è giocare davanti a 3-4000mila persone e un’altro senza; adesso devi cercare quell’energia che danno i tifosi, nei momenti di difficoltà, da qualche altra parte. Ci mancano tantissimo. Alla fine ci speravamo, anche se si tratta di 500 persone soltanto, è sempre meglio di zero. Avrebbero fatto comodo a tutti, giocatori, società e tutto il meccanismo dello sport. E non ci resta che aspettare il ritorno alla normalità, non abbiamo il potere di cambiare le cose.

Voi, però, continuate a seguire le regole anti-contagio del club, anche in zona gialla.
A me, personalmente, è cambiato poco già da prima, visto che sono un tipo che, di norma, ama stare a casa e riposarsi, non esco tantissimo; l’unica cosa che mi ha colpito è stata il non poter vedere la famiglia come avremmo voluto, è stato un anno complicato in questo senso, ma i sacrifici si fanno volentieri perchè questo è il lavoro che mi piace e che amo. Le raccomandazioni della società, alla fine, sono di attenerci alle regole anti contagio che si applicano per tutti.

La notizia che rimbomba nelle ultime ore è l’ormai più che probabile aggiunta a roster di Burns; cosa può apportare ad un gruppo che, finora, ha reso ad un livello così alto?
Premetto: a me la notizia è arrivata leggendo i vari siti di basket, per cui ne parlo al condizionale. Senza dubbio è un giocatore di categoria superiore, non ha bisogno di presentazioni. Non lo conosco di persona, ma ha sempre giocato ai massimi livelli ed in squadre importanti; farebbe comodo a tante squadre.

 


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