Dopo il rinvio dello scorso 16 settembre, arriva finalmente al festival Ethnos la band più acclamata della nuova scena nordafricana: Bab L’Bluz. Il quartetto franco-marocchino, che fonde musica tradizionale gnawa con il rock e il blues psichedelico, si esibirà martedì 31 ottobre alle ore 21 ai Molini Marzoli di Torre del Greco, in provincia di Napoli. Il concerto rientra nell’ambito della XXVIII edizione del festival internazionale della musica etnica ideato e diretto da Gigi Di Luca.
Guidati da una donna afro-marocchina, Yousra Mansour, i Bab L’Bluz si ispirano al movimento artistico e culturale Nayda, nato a Casablanca agli inizi del nuovo millennio. Una nuova ondata di artisti e musicisti che prende spunto dal patrimonio locale, cantando parole di libertà nel dialetto della darija. “Nayda!” è anche il titolo del loro debut album pubblicato nel 2020 per la Real World Records, l’etichetta discografica fondata da Peter Gabriel. Un lavoro acclamato dalla critica che ha ricevuto ottime recensioni, da Mojo che lo ha inserito nella Top 10 album mondiale dell’anno alla BBC, passando per il New York Times, Vogue Arabia, Le Monde, Financial Time o Pan African Music e ha vinto nel 2021 i Songlines Music Awards nella categoria Fusion. La loro musica mescola tradizioni differenti e ritmi trance, musica chaabi e hassani, echi del deserto, funky, rock e blues. Stili provenienti da diversi continenti che si incontrano per diffondere attraverso il canto un messaggio di pace, di uguaglianza e di amore.
La band fondata nel 2018 a Marrakech si ispira alla musica tradizionale Gnawa e Hassani a cui combina sonorità contemporanee. Il progetto prende forma grazie all’incontro tra la carismatica Yousra Mansour (voce, awisha, percussioni e guembri) – cresciuta nella città di El Jadida sulla costa atlantica del Marocco ascoltando la diva libanese Fairouz, la musica gnawa della vicina Essaouira, ma anche Janis Joplin, Oumou Sangaré ed Erykah Badu – e il francese Brice Bottin (guembri, chitarra, percussioni e cori) a Marrakech all’inizio del 2017. Entrambi appassionati di musica Gnawa, hanno deciso di imparare insieme a suonare il guembri, uno strumento a corde pizzicate della tradizione musicale di quei popoli. Hanno voluto combinare le loro influenze raffinatamente, rispettando il mondo analogico emerso negli anni ’60 e ’70, dando così vita alla composizione di un nuovo repertorio. Bab L’ Bluz suona materiale originale che fonde stili diversi per creare un tutt’uno. La band si completa con due musicisti di Lione, Hafid Zouaoui (batteria e cori) e Jérôme Bartolome (flauto, percussioni e cori).