Avevamo negato il permesso a festeggiare la vittoria dell’Italia agli Europei sull’autobus scoperto, ma i patti non sono stati rispettati.
È lo sfogo in un’intervista al “Corriere della Sera” del prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, che racconta come nei giorni precedenti alla festa per la vittoria a Euro2020 fosse stato convocato un tavolo al quale ha preso parte anche la Federcalcio. “La Figc chiedeva di consentire agli atleti della Nazionale di fare un giro per Roma su un autobus scoperto, ma è stato spiegato chiaramente che non era possibile. Abbiamo detto che non potevamo autorizzarli perché dovevamo gestire il passaggio dal Quirinale a palazzo Chigi cercando di conciliarlo con le esigenze di sicurezza legate alla pandemia e dunque evitare in ogni modo assembramenti. Lunedì mattina – prosegue nella sua ricostruzione Piantedosi – la Figc ha riproposto diverse soluzioni ultima delle quali quella di utilizzare una pedana da montare in piazza del Popolo, in pieno centro a Roma, dove far salire i giocatori che in questo modo potevano festeggiare con i tifosi”. Soluzione che aveva ricevuto l’ok ma “nel primo pomeriggio di lunedì abbiamo avuto altri contatti diretti con lo staff della Figc che ha rinnovato la richiesta di poter utilizzare l’autobus scoperto. Abbiamo spiegato a tutti che le valutazioni non erano cambiate”.
La pedana non era stata montata e “abbiamo pensato che avrebbero fatto fermare i giocatori davanti a palazzo Chigi dopo l’incontro con il presidente del Consiglio Mario Draghi. Ci avevano assicurato che il trasferimento sarebbe avvenuto con un autobus coperto. Invece poco dopo l’uscita dal Quirinale si è aggregato un autobus scoperto con la livrea e le scritte dedicate ai campioni d’Europa”. Il prefetto di Roma spiega che a quel punto era impossibile fermare la parata (“avrebbe potuto creare problemi di ordine pubblico”) e si dice “amareggiato dalla mancanza di rispetto che c’è stato per il grande impegno della questura e di tutte le forze di polizia. Mi auguro che l’Italia l’anno prossimo vinca i mondiali per avere gli stessi festeggiamenti: in quell’occasione tratteremo direttamente con i calciatori”.