La maggior parte delle frontiere sono aperte, anche se tra limitazioni derivanti dalla provenienza dei viaggiatori, periodi di quarantena e test non è semplice fare chiarezza tra le scelte effettuate dai vari governi. Ecco cosa è possibile fare da ieri, stato per stato.
AUSTRIA
Le frontiere sono aperte dal 4 giugno, ma solo per chi abbia soggiornato in Germania, Liechtenstein, Svizzera, Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca e Ungheria almeno due settimane prima dell’arrivo. Oggi Vienna estenderà il libero ingresso ad altri 31 paesi, dai quali sono però esclusi Portogallo, Regno Unito, Spagna e Svezia. Chi proviene da questi paesi avrà la scelta tra fare un test – che dovrà risultare negativo – o impegnarsi in una quarantena di 14 giorni prima di circolare liberamente sul territorio austriaco.
BELGIO
Frontiere aperte da ieri per i viaggi all’interno dell’Unione europea, così come per arrivi e partenze dal Regno Unito, dalla Svizzera, dalla Norvegia, dall‘Islanda e dal Liechtenstein. Chiuse invece per chi proviene da fuori Europa.
BULGARIA
I posti di frontiera hanno riaperto ieri, ma resta la quarantena per tutte le persone che arrivano da Svezia, Regno Unito, Belgio e Portogallo, nonché da tutti i paesi terzi ad eccezione della Repubblica di Serbia, Bosnia–Erzegovina e Montenegro. Sono previste ulteriori eccezioni per i lavoratori stagionali, il personale medico, le persone, compresi gli investitori, che lavorano a progetti infrastrutturali di base, camionisti e gli autisti di autobus in transito.
CROAZIA
Nessun problema per raggiungere il paese per i viaggiatori provenienti da Austria, Repubblica Ceca, Estonia, Germania, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Slovacchia e Slovenia, anche se il sito del governo indica che potrebbero essere chiesti i dati di contatto al momento dell’ingresso. I cittadini di altri paesi dell’UE dovranno dimostrare di avere una buona ragione, anche se sarà sufficiente una prenotazione alberghiera o di soggiorno presso una struttura ricettiva, compresi gli affitti di alloggi. La Croazia non richiede né un test negativo né un periodo di quarantena, a meno che non abbiano sintomi del virus.
CIPRO
La parte greca dell’isola ha scelto di separare i viaggiatori in arrivo in due gruppi, i cui elenchi sono in costante revisione. Ad oggi sono autorizzati gli arrivi da 19 paesi, a condizione che i passeggeri mostrino un test negativo delle ultime 72 ore o siano disposti a pagare una sessantina di euro per fare il test al momento dello sbarco e autoisolarsi presso fino a quando il risultato sarà disponibile.
REPUBBLICA CECA
A partire da ieri e sulla base della valutazione della situazione epidemiologica, i paesi dell’UE sono suddivisi in tre gruppi in base a un livello di rischio di COVID-19 – basso (verde), medio (arancione) e alto (rosso). I dell’UE di altri paesi con lo status di residente a lungo termine nell’UE possono entrare nella Repubblica ceca senza la necessità di avere un test negativo e senza la necessità di dimostrare lo scopo del viaggio nel caso in cui provengano da un paese a basso rischio. Se viaggiano da paesi a rischio medio e alto, possono entrare solo se appartengono a una delle categorie esentate e presentano un certificato medico. Ciò vale anche per i cittadini cechi che vivono in un altro paese dell’UE e si recano nella Repubblica ceca. I cittadini cechi che vivono nella Repubblica ceca e gli stranieri con permesso di soggiorno nella Repubblica ceca (compresi i cittadini dell’UE) possono tornare dai paesi verdi e arancioni senza alcuna restrizione, mentre se provengono da un paese “rosso”, devono presentare un certificato medico o devono sottoporsi a una quarantena. Già dal 5 giugno i controlli alle frontiere terrestri tra la Repubblica ceca e l’Austria e tra la Repubblica Ceca e la Germania sono stati aboliti, tuttavia, la polizia effettua controlli a campione.
DANIMARCA
frontiere chiuse almeno fino al 1° settembre, fatta eccezione per i turisti provenienti da Germania, Norvegia e Islanda e per i partner dei Danesi di tutti i paesi dell’UE, che sono autorizzati a visitare il paese a condizione che compilino un modulo di polizia, così come per i finlandesi e gli svedesi che possiedono una casa estiva in Danimarca.
ESTONIA
La repubblica baltica permette gli arrivi da e per i paesi dell’UE e Schengen, così come dal Regno Unito dal 1° giugno, a condizione che i viaggiatori non manifestino alcun sintomo di COVID-19. I viaggiatori che hanno trascorso almeno 14 giorni prima della partenza in un paese con più di 15 infezioni ogni 100mila abitanti negli ultimi 14 giorni sono però tenuti a mettersi in quarantena per due settimane e l’elenco dei paesi soggetti a tale restrizione è aggiornato ogni venerdì e entra in vigore il lunedì successivo.
FINLANDIA
Da ieri sono aboliti i controlli alle frontiere con la Norvegia, la Danimarca, l‘Islanda, l’Estonia, la Lettonia e la Lituania, ma permangono fino al 14 luglio restrizioni per gli altri paesi, che potrebbero essere revocate in funzione dell’evoluzione dell’epidemia anche prima della data prevista. Il governo afferma che l’ingresso dalla Svezia sarà consentito non appena la situazione epidemiologica lo consentirà. A chi arriva da territori per i quali la Finlandia non ha revocato le restrizioni è consigliata una quarantena di due settimane.
FRANCIA
Frontiere aperte da ieri, senza obbligo di quarantena per chi arriva dalla maggior parte dei paesi dell’UE, dalle nazioni EFTA (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera), così come a Monaco, San Marino, Vaticano e Andorra. Le misure per i passeggeri provenienti dalla Spagna dovrebbero durare sino al 21 giugno, data in cui le autorità spagnole hanno dichiarato che ritireranno le proprie restrizioni. I viaggiatori provenienti dal Regno Unito potranno entrare in Francia, ma dovranno sottoporsi a una quarantena di 14 giorni, così come richiesto ai Francesi che si rechino oltre Manica.
GERMANIA
Aperti da ieri i confini con i nove paesi limitrofi, senza quarantena salvo quanto potrebbero decidere le autorità regionali.
GRECIA
Aeroporti aperti per la maggior parte dei paesi, ad eccezione di quelli elencati come ad alto rischio di trasmissione da parte dell’agenzia dell’UE per la sicurezza aerea, l’EASA. I voli internazionali arriveranno ad Atene e Salonicco, mentre i voli diretti per gli aeroporti regionali riprenderanno il 1° luglio. Prevista, al momento, la quarantena e un test obbligatorio per chi giunge dai paesi nell’elenco EASA, tra cui Francia, Regno Unito, Stati Uniti e Belgio, devono affrontare e quaranta obbligatori. Per chi entri via terra dalla Bulgaria sono previsti test casuali, mentre le frontiere con Macedonia settentrionale e Albania riapriranno solo il 1° luglio, data valida anche per gli arrivi via mare.
IRLANDA
Le frontiere non sono mai state mai chiuse, ma è prevista la quarantena per chi non arrivi dall’Irlanda del Nord, non sia un lavoratore essenziale o un diplomatico. Quarantena per 14 giorni, con multe fino a 2.500 dollari per non conformità per tutti gli altri.
LETTONIA
Quarantena di due settimane abolita per i viaggiatori che arrivano da un paese in cui il tasso di infezione sia rimasto al di sotto di 15 casi ogni 100mila abitanti per almeno 14 giorni, ma mantenuta per gli altri paesi, con una lista che viene aggiornata ogni venerdì. Esenti anche le persone che hanno trascorso almeno 14 giorni in Lettonia o Lituania prima del loro arrivo. Frontiere aperte solo per i paesi dello Spazio economico europeo, della Svizzera e del Regno Unito, e le persone legalmente residenti in questi paesi europei, in cui il tasso di incidenza del coronavirus non abbia superato i 25 casi per 100mila abitanti negli ultimi 14 giorni. Ciò esclude – al momento la Svezia, il Regno Unito ed il Portogallo. È in vigore un controllo temporaneo fino al 16 giugno negli aeroporti internazionali e nel porto marittimo di Klaipėda. Quarantena in vigore per chi arrivi da territori con un tasso di incidenza superiore a 15 contaminati ogni 100mila abitanti, ad esempio il Belgio. Quarantena di due settimane anche per chi passi la frontiera arrivando con un traghetto in provenienza dalla Svezia, anche se questa non era il loro punto di partenza. Esenti gli stranieri residenti, i diplomatici, i membri di delegazioni ufficiali e della NATO, membri dell’equipaggio di società lituane impegnate nel trasporto commerciale internazionale, operatori sanitari, atleti autorizzati dal ministro dell’Istruzione, della Scienza e dello Sport della Repubblica di Lituania per la preparazione e la partecipazione a gare, artisti autorizzati, giornalisti e personale marittimo che utilizzi il transito facilitato dalla Federazione Russa per la regione di Kaliningrad attraverso la frontiera a Kena e Kybartai.
LUSSEMBURGO
Il Granducato non ha mai chiuso le frontiere con i paesi vicini, e nel corso della crisi ha chiesto frontiere APERTE e una zona Schengen ben funzionante, essenziale per l’economia del paese. MALTA – La frontiera si aprirà il 1° luglio per Austria, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Ungheria, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo e Slovacchia, nonché per le isole della Sardegna e della Sicilia. I viaggiatori devono firmare una dichiarazione in cui attestano d’aver trascorso gli ultimi 30 giorni in un paese sulla “lista sicura”.
PAESI BASSI
Anche l’Olanda non ha mai chiuso le sue Frontiere con i paesi vicini (anche se il Belgio ha chiuso la sua frontiera con i Paesi Bassi) e i turisti provenienti dall’UE e dai paesi Schengen, ad eccezione della Svezia e del Regno Unito, possono visitare il paese a condizione di poter dimostrare d’avere una prenotazione per alloggiare nel Regno degli Orange.
POLONIA
Frontiere aperte da sabato 13 giugno per i cittadini dell’UE.
PORTOGALLO
Il confine terrestre con la Spagna rimane chiuso fino al 1° luglio, ma i viaggi aerei sono consentiti da oggi. I viaggiatori con destinazione le Azzorre e Madeira saranno testati all’arrivo. Il Portogallo ha mantenuto collegamenti aerei con il Regno Unito, gli Stati Uniti, la Comunità lusofona, il Canada, il Venezuela e il Sudafrica.
ROMANIA
I viaggiatori provenienti dall’UE, dalla Svizzera, il Liechtenstein, l’Islanda e la Norvegia possono entrare; abolita da ieri la quarantena per i viaggiatori che arrivano da Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Cipro, Croazia, Svizzera, Germania, Grecia, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Malta, Norvegia, Slovacchia, Slovenia e Ungheria. L’elenco dei paesi per i quali si applica l’eliminazione delle misure di quarantena viene aggiornato settimanalmente dall’Istituto Nazionale di Sanità pubblica, ogni lunedì alle 16.00, al fine di introdurre nuovi paesi nell’elenco.
SLOVACCHIA
I cittadini di Austria, Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Grecia, Croazia, Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Lituania, Lettonia, Ungheria, Malta, Germania, Norvegia, Slovenia e Svizzera possono entrare, mentre il confine con la Polonia sui monti Tatra è parzialmente chiuso. È prevista una quarantena per due settimane per gli altri paesi, a meno che non si produca un’attestazione di test negativo non più vecchio di 96 ore.
SLOVENIA
Il paese ha abbandonato le restrizioni alle frontiere il 15 maggio scorso, la quarantena si applica solo per chi mostri sintomi. Dal 13 giugno è però prevista una quarantena di due settimane per coloro che arrivano dalla Svezia e dal Regno Unito. SPAGNA – La Spagna riaprirà le sue frontiere con la maggior parte degli altri paesi dell’UE il 21 giugno, salvo il confine con il Portogallo, che riaprirà il 1° luglio su richiesta di Lisbona. Dal 15 maggio scorso tutti coloro che arrivano in Spagna sono legalmente obbligati a mettersi in quarantena per due settimane, salvo i turisti tedeschi che vengono accolti alle Isole Baleari come parte di un programma pilota di riapertura che è cominciato ieri. Chi si rende alle Isole Canarie e non può dimostrare il suo stato si negatività al virus sarà testati all’arrivo.
SVEZIA
Non ci sono restrizioni di ingresso per i viaggiatori provenienti da UE, Svizzera, Norvegia, Liechtenstein, Islanda e Regno Unito.
UNGHERIA
Budapest ha deciso di aprire solo parzialmente, ammettendo i cittadini di Austria, Repubblica Ceca, Germania, Slovacchia, Serbia, Slovenia e Croazia senza quarantena. Gli Ungheresi o i residenti permanenti di ritorno da altrove – così come quelli che ottengono permessi speciali – devono mettersi in quarantena per 14 giorni ed è previsto che i solo i viaggiatori d’affari provenienti dalla Corea del Sud e dal Giappone possano varcare la frontiera, così come i cittadini ucraini che si rechino in Ungheria per motivi di lavoro agricolo.
SVIZZERA E LIECHTENSTEIN
Aperti i confini ieri per i paesi dell’UE, oltre a Norvegia, Islanda e Regno Unito.
REGNO UNITO
Le frontiere non sono mai state chiuse, ma chi arriva deve al momento osservare un periodo di quarantena, salvo i lavoratori essenziali, i passeggeri in transito e le persone provenienti dall’Irlanda, dall’Isola di Man o dalle Isole del Canale. Chi arriva deve fornire i propri dati ed i luoghi che intende visitare e potrebbe essere multato fino a 3.200 dollari se infrangesse le regole. L’aeroporto di Heathrow sta sperimentando i controlli della temperatura in alcuni terminal.