Debutto il 5 giugno, in anteprima nazionale, alla VI edizione del Festival della Bellezza
Vittorio Sgarbi ha presentato a Verona il suo nuovo spettacolo “Raffaello”, che debutta il 5 giugno, in anteprima nazionale, alla VI edizione del Festival della Bellezza, che quest’anno si svolgerà dal 28 maggio al 16 giugno. “Questo dedicato a Raffaello – ha spiegato Sgarbi in conferenza stampa – è il nuovo spettacolo, dopo il recente dedicato a Raffaello, della serie centrata sulle grandi personalità dell’arte, che cade in occasione del V centenario dalla sua morte. È il racconto, con musiche e scenografie coinvolgenti, della vita di un artista complesso, per il quale la pittura è logica, pensiero, filosofia, e per questo attraverso le immagini racconterò non figure ma concetti e idee, che configurano Raffaello come il pittore del bello ideale, del bello che c’è sopra di noi. Nell’affresco La Scuola di Atene, nelle Stanze Vaticane, l’artista dipinse un tempio che non è quello della Chiesa, ma è il tempio della bellezza, dell’Occidente, della conoscenza: è esattamente il manifesto del Festival”.
“Un Festival che racconta la bellezza in tutte le sue declinazioni non poteva non tenersi a Verona, bella in ogni suo aspetto – ha dichiarato il sindaco di Verona Federico Sboarina – Sono orgoglioso che questo evento di altissima qualità sia parte dell’offerta culturale della citta’”. “L’Anima e le Forme” è il tema scelto per la VI edizione del Festival della Bellezza, con riferimento all’omonimo testo di György Lukács sulle forme del rapporto tra uomo e assoluto, una manifestazione in costante crescita che si afferma tra le principali nazionali con un programma ampliato a tre settimane di eventi esclusivi connessi tra di loro in 7 tra i più prestigiosi scenari storici italiani. In scena 29 appuntamenti con grandi protagonisti dell’arte e della cultura che seguono il fil rouge di un’indagine sulla rappresentazione artistica dello spirito nelle sue varie espressioni, la musica, la letteratura, la filosofia, la pittura, il teatro, il cinema. Sono previste oltre 50.000 presenze. L’espressione multiforme dell’anima trova un particolare punto di raccordo nell’arte cinematografica legata alla letteratura, al teatro, alla musica.
Apre il festival il 28 maggio Emir Kusturica, tra i più originali e celebrati registi della storia del cinema europeo, con un incontro sull’estro poetico, surreale e grottesco dell’anima underground. Alessio Boni racconta la messa in scena di protagonisti di capolavori letterari; Nicola Piovani, a vent’anni dall’Oscar per La vita è bella, propone un concerto, con proiezioni filmiche, di memorabili colonne sonore per grandi registi come Fellini, Monicelli, Moretti, oltre ai capolavori composti con Fabrizio De André e alle musiche per Roberto Benigni. Fellini verrà rievocato anche da Andrea De Carlo, altro artista che ha avuto l’opportunità di collaborare con lui in una vicenda dalle tinte misteriose e stravaganti. Federico Buffaracconta l’altro grande Maestro visionario del cinema, Stanley Kubrick, portando in scena l’epopea della sua opera più emblematica, 2001: Odissea nello spazio, uno shock visivo e sonoro, punto di svolta nella rappresentazione del rapporto tra l’uomo e il cosmo. Il cinema d’autore italiano è narrato da due grandi protagonisti: Matteo Garrone parla di come prende forma artistica una storia di cronaca o letteraria, Laura Morante, dialogando con Gianni Canova, delle sue esperienze di musa e interprete per grandi registi in film divenuti cult movie.