Personale francese in case di riposo denigrato sul sito dell’ambasciata cinese
La Francia ha convocato l’ambasciatore cinese a Parigi, Lu Shaye, lo scorso 14 aprile dopo che il personale delle case di riposo francesi è stato “calunniato” sul sito dell’ambasciata cinese nel contesto della crisi sul Covid-19. Lo ha confermato oggi il ministro degli Esteri Jean-Yves Le Drian. “Non posso accettare che il personale delle nostre Ehpad sia calunniato da chiunque, compresa l’ambasciata di Cina. L’ho fatto sapere”, ha detto Le Drian in un’intervista a Le Monde. “Vogliamo essere rispettati come la Cina vuole essere rispettata”, ha aggiunto il ministro. “Abbiamo rapporti di dialogo e cooperazione che ci consentono di dire ciò che pensiamo”.
In un lungo articolo pubblicato il 12 aprile scorso sul sito dell’ambasciata di Pechino in Francia, il personale infermieristico dell’Ehpad è stato accusato di avere “abbandonato il proprio posto durante la notte, lasciando i residenti a morire di fame e di malattia”. Nel testo, dal titolo “Ripristino di fatti distorti. Osservazioni di un diplomatico cinese di stanza a Parigi”, gli Occidentali sono anche accusati di denigrare ingiustamente la Cina, dopo avere definito ingiustamente “un’influenza” la malattia di Covid-19 all’inizio dell’epidemia.