Roma, Napoli, Milano, Torino: 4 a 0! Una batosta per Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti. Ciliegine sulla torta avvelenata la Lega perde anche a Varese e a Latina, enclave dell’ex Sottosegretario Nostalgico Durigon.
Ma non è tutto. Il Centrosinistra si aggiudica pure tutti i Capoluoghi chiamati al voto, ad eccezione di Benevento e di Trieste. La città delle Streghe è ancora una volta appannaggio dell’immarcescibile Democristiano Clemente Mastella; Trieste riconferma il Centrista Berlusconiano Roberto Di Piazza.
Dalla catastrofe del Centrodestra si salva insomma soltanto Silvio Berlusconi. Forza Italia – tra l’altro – già quindici giorni prima aveva piazzato il proprio candidato alla Presidenza della Regione Calabria.
Il voto cancella le Donne dalla Guida dei Comuni. Nei Partiti ritorna la Questione Femminile.
Morale della favola, vince il Segretario del Pd Enrico Letta, non perde Berlusconi, naufragano Fratelli d’Italia e Lega, annaspano i Cinquestelle di Giuseppe Conte.
Favorito dai sondaggi nazionali, non sfonda – dunque – l’ambiguo Gruppo Selvaggio Meloniano-Salviniano; i Cittadini premiano i candidati sostenuti dai Partiti più leali verso il Governo.
In ultima analisi vince l’effetto Mario Draghi.
Il tutto in un deficit di partecipazione che sta ad indicare la disaffezione degli Elettori verso i Partiti e verso gli Gnomi e i Guitti che li rappresentano.
Un responso, questo delle urne, che impone il pit stop alle Forze Politiche. Molti gli elementi da registrare, molte le strategie da mettere a punto. Dalle alleanze alle conflittualità interne, dal ruolo dei Cespugli Centristi al futuro dei Cinquestelle…
Ps. “Sopra le Righe”, è uno spazio in progress che a seconda degli avvenimenti di giornata aggiornerà il commento arricchendolo. “Sopra le Righe” è uno spazio che offre a chi scrive il privilegio di potersi esprimere in prima persona su fatti non necessariamente legati alla quotidianità. Uno spazio eretico in cui le opinioni del sottoscritto talvolta non appariranno coerenti con la linea editoriale. Voltaire docet…
Nota per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola gratificata dalla maiuscola. La maiuscola – insomma – funge da sottolineatura. Chiedo venia a Quelli della Crusca,,,