Per Giuseppe Bartolini, in arte Bartolini, è l’inizio di un nuovo capitolo musicale: il suo primo disco arriva dopo quattro lunghi anni di ricerca, si intitola “Penisola”, e stupisce per il suo mix di sonorità indie, brit pop e New Wave d’oltreoceano. Classe ’95, il cantautore ha esordito nel 2019 pubblicando l’EP Brt Vol. 1, una raccolta di cinque brani che racchiudono esperienze legate ai viaggi in Calabria, a Roma e a Manchester, nonché i luoghi che più hanno segnato il suo percorso di crescita, sia musicale che personale. Lo scorso anno lo ha visto inoltre opening di due delle date estive dell’ Evergreen Tour 2019 di Calcutta, e ospite della quindicesima edizione del MI AMI Festival di Milano.
Una raccolta di viaggi ed esperienze
Distribuito da Carosello Records, il nuovo prodotto discografico è stato anticipato dall’uscita su tutte le piattaforme digitali dei singoli Non dirmi mai e Lunapark, in grado di introdurre perfettamente il mood del disco. ”Penisola” nelle sue 11 tracce contiene uno stile ben diverso da quello dell’EP uscito lo scorso anno: questa volta l’artista si allontana dalle personali influenze musicali per proporre invece uno stile sperimentale: il risultato è un disco più pop, in cui immagini e ricordi si mescolano ed emergono come in un diario aperto. La ricerca di un sound più maturo si aggiunge quindi alla volontà di compiere un vero e proprio viaggio introspettivo: i testi, dalla straordinaria trasparenza, non fanno altro che confermarlo. Anche il titolo sembra custodire un importante chiave di lettura, la “penisola” è infatti l’immagine attraverso cui l’artista si descrive: «sono una “penisola”, cioè tendo molto ad isolarmi ma ho bisogno comunque della mia striscia di terra che mi colleghi agli altri. Questa striscia ho scoperto essere la musica».
