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Gattuso: “Testa libera, a Barcellona andiamo a giocarcela”

Rino Gattuso parla della conquista della Coppa Italia a Radio Kiss Kiss. Quarto posto Champions difficile, ma "ci siamo"

“Alzare la Coppa Italia è stato un bel segnale, questa squadra mi ha sempre rispettato. Sapevo che fare l’allenatore non sarebbe stato facile, non bastava essere stato un grande calciatore. Ho girato per imparare, ho fatto scelte difficili, ma è stato un percorso che io e Riccio abbiamo voluto fare”.

Rino Gattuso parla della conquista della Coppa Italia a Radio Kiss Kiss. “Con Lazio, Inter e Juve sono state gare difficili – continua – Con la Lazio eravamo in dieci, l’Inter ci ha messo in difficoltà e la finale l’abbiamo appena vista. Siamo migliorati e possiamo crescere. Da giocatore quando vincevo un trofeo pensavo al giorno dopo, a cosa fare per migliorare qualche difetto. Bisogna farsi trovare sempre pronti e avere la testa libera e questo faremo per le prossime partite di campionato”. Verona? “Affronteremo una squadra che ci metterà in difficoltà, è forte e aggressiva”. Quarto posto? “Non lo so, l’Atalanta ha una gara da recuperare. Noi dobbiamo recuperare il nostro gioco, certo contano i risultati. Dobbiamo migliorare nella pressione o nel palleggio, dobbiamo tenere bene il campo, l’obiettivo è questo”. Obiettivo sul Barcellona: “Da parte nostra c’è la consapevolezza di affrontare una squadra più forte, ma ci arriviamo nel miglior modo possibile, con la condizione fisica giusta, anche quella mentale. Non sarà una vacanza, ce l’andremo a giocare, anzi vogliamo andare in vacanza il più tardi possibile”. Lippi il suo punto di riferimento.

Gattuso piace alla gente: “Forse piace alla gente la mia spontaneità. Io gioco solo su un tavolo, pane al pane e vino al vino anche se qualcuno può rimanerci male”. Poi rivela: se si fosse arrivato al quinto rigore sarebbe andato dal dischetto “Allan. Meglio non ce ne sia stato bisogno (ride, ndr)”.Gattuso dedica un pensiero alla sorella scomparsa. “Con mia sorella avevo un rapporto incredibile, a lei ero molto legata, in questi anni ha sofferto tantissimo, penso che la cosa più dura sia stata vedere l’abbraccio di papà e mamma, loro sono i genitori, solo loro sanno cosa si prova. Bisogna continuare, lei ora sta bene in cielo e spero che un giorno ci incontreremo tutti insieme per farci una chiacchierata”.

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