GeVi ad Udine per l’ultimo passo. Domani Gara 3

Azzurri già da ieri in Friuli, Sacripanti: “Conteranno i dettagli e la lucidità”

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PalaCarnera, 25 giugno 2021, ore 20.45

Arbitri: Marco Catani (Pescara), Simone Patti (Montesilvano), Gabriele Gagno (Spesiano)

In dubbio: Antonio Iannuzzi

Disponibili: tutti gli altri

Parola d’ordine, vincere

Immaginate queste 3 righe come una comunicazione scritta in quei caratteri da macchina da scrivere così diffusi tra le spie del secondo dopoguerra.

È una missione, una missione possibile, quella dei ragazzi di coach Sacripanti, una missione che una piazza intera attende che sia compiuta da 13 anni, un tempo che è sembrato ancor più lungo dopo i molteplici fallimenti intercorsi, dopo la scommessa di Papalia, e tante altre vicende.

Napoli è ad una sola vittoria dal sogno, ad un solo punto in più di Udine dal poter tornare lì dove non avrebbe mai dovuto smettere di stare; citando Mario Maione, Napoli è ad un passo dal tornare a “sedersi al tavolo delle grandi”.

Guardatevi allo specchio, voi che leggete, guardatevi negli occhi. Andate a ricercare le lacrime, lo sconforto, persino la rassegnazione che vi ha attanagliato ed attanaglia, tutt’oggi, alcuni di voi.

Perchè stavolta, stavolta sì, la Napoli a spicchi c’è ed è destinata a durare nel tempo, c’è e ci sarà.

E domani sera le canotte azzurre non scenderanno da sole sul parquet: tanti tifosi in arrivo da Napoli, compatibilmente con le disponibilità dei biglietti, il club Napoli Udine a sostenere capitan Monaldi e compagni, gli ingredienti per una serata storica si stanno mescolando come quella maionese di cui parla uno che di promozioni se ne intende, Njegos Visnjic.

Ma non è certo scontato: di fronte, gara 2 insegna, c’è un’altra formazione che insegue lo stesso obiettivo, allenata da un coach di Serie A, così come lo è Sacripanti; una sfida tra questi due allenatori non vale la mera massima categoria, vale almeno una semifinale scudetto.

Sul parquet, Johnson (19 in gara 2) e Foulland, tornato su livelli dominanti, pur non riuscendo a far pendere la bilancia a favore dei bianconeri daranno battaglia dal 1’ al 40’, con l’obiettivo di riportare la serie a Fuorigrotta e tentare lo sgambetto definitivo.

In quella che può essere la notte più importante dell’ultimo decennio della Napoli dei canestri, gli azzurri si presentano al PalaCarnera forti dei 5 risultati positivi in altrettanti incroci, forti di quella storia che dice che l’ultimo confronto di playoff, stagione 2005-06, vide l’allora Carpisa portare a compimento lo “sweep” sulla Snaidero.

Sarà battaglia, come in gara 2, come nella gara 2 e 3 di semifinale contro Ferrara, perchè la serie contro i friulani è stata, finora, molto simile alla precedente: vittoria netta in gara 1, sofferenza fino all’ultimo respiro in gara 2, ora manca solo la ciliegina sulla torta.

E allora guardatevi allo specchio, ritirate fuori i cimeli che conservate gelosamente, fate tutti i rituali forse dimenticati, ricordate quella che fu l’ultima volta che una partita di Napoli in A2 rivestì un’importanza simile: sempre in trasferta, al PalaBigi, con un Dontaè Jones immenso a guidare il più inatteso degli upset.

Chi dovrà estraniarsi da tutto, almeno fino alla palla a due, sarà la squadra. Coach Sacripanti sa bene quanto le piccolezze possano decidere una serie di playoff, non solo una gara.

Arrivati a questo punto della serie conteranno i dettagli e la lucidità di saper rimanere sui punti di forza che abbiamo. Siamo consapevoli che i nostri avversari daranno tutto e noi dovremo essere pronti a giocatore con grandissima energia perché, ogni partita, l’intensità cresce sempre di più. Sarà fondamentale che chiunque scenderà in campo sia in grado dare il suo contributo.

 

IL FATTORE PALACARNERA

È vero, la GeVi ha già espugnato l’impianto che sorge vicino alla Dacia Arena (o Stadio Friuli, come giustamente piace chiamarlo ai nostalgici), ma era un PalaCarnera deserto, senza l’apporto del pubblico che, per il momento, ha assistito a due successi su due partite disputate. Ma, come detto, la GeVi non sarà sola, previsto il sold out anche per i biglietti del settore ospiti.

 

LE CHIAVI DEL MATCH

Difesa, palle perse forzate (33 nelle prime due partite), maggior impatto degli americani. La GeVi ha bisogno dei migliori Mayo e Parks, oscurati dal ritrovato Marini in gara 2. E servirà tanta dedizione a rimbalzo, con la necessità di mantenere l’equilibrio visto martedì sera, dopo la netta predominanza friulana di gara 1.

E bisognerà limitare le proprie, di palle perse: troppe le 15 di gara 2 per Mayo e compagni, e la lucidità che chiede Sacripanti non tralascia questo particolare.

Altro neo da risolvere: i tiri liberi. Il 4/14 visto nel successo che ha permesso di mantenere il fattore campo non può ripetersi.

E allora tutti pronti, cari lettori: sintonizzate il canale 610 del digitale terrestre, MS Sport, preparate il vostro dispositivo, se avete LNP Pass, state connessi alla radiocronaca di Michele Botti sulla pagina ufficiale del Napoli Basket, chiamate tutti i vicini, fate sapere che, domani, potrebbe essere una serata storica, fatelo sapere a tutti.

E preparatevi, perchè in differita, su TeleCapri Sport (canale 74 del digitale terrestre), potreste rivivere e registrare delle emozioni indimenticabili.

Urlate, sgolatevi, soffrite e, se possibile, gioite. C’è la possibilità di rendere il 25 giugno una data da ricordare, di tornare a versare lacrime per il Napoli Basket, ma stavolta non sarebbero lacrime di dolore, non sarebbero le urla strazianti di chi perde ciò che tanto ama. Sarebbero lacrime di gioia, urla di giubilo, di orgoglio.

State connessi, perchè The Buzzer sarà al PalaCarnera, con Hashtag 24 News, Lynnafferrabile ed Uno Hobbit al Ferro, potrebbe essere davvero la finestra sulla festa più bella.

Domani sera, la Napoli dei canestri potrebbe tornare ad abbracciarsi. A festeggiare.

 


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