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GeVi, così va meglio: La Stella Azzurra si arrende 74-94

Azzurri corsari sulle ali di Lombardi e Parks, Mayo ancora in rodaggio.

Vittoria doveva essere, vittoria è stata. La GeVi supera agevolmente una comunque combativa Stella Azzurra Roma, grazie alla straordinaria prestazione di Eric Lombardi ed allá solidità di Parks. Ancora in rodaggio Mayo, ma sostanzialmente migliore la fluidità offensiva azzurra, soprattutto nel momento in cui i padroni di casa, privi di un americano ma trascinati da uno straripante Menalo, avevano provato a mettere granelli di sabbia negli ingranaggi attraverso quella zona risultata così indigesta domenica scorsa.

 

LA CRONACA

È la será della verità, quella in cui la GeVi è chiamata a dare risposte soprattutto a sé stessa. L’inopinata sconfitta casalinga con Rieti ha lasciato pesanti strascichi in un ambiente che tutto si aspettava meno che ripetere l’ingenuità di farsi raggiungere e superare dopo aver avuto in mano le sorti del match e da un avversario, tra l’altro, nettamente inferiore sulla carta e molto più corto nelle rotazioni.

Tra dubbi, giocatori messi in discussione e umori di un ambiente che non conosce mezze misure tra l’esaltarsi ed il deprimersi, capitan Monaldi e compagni si trovano a calcare la splendida, ancorchè tristemente vuota, cornice del PalaCoccia di Veroli.

Starting five consueto con Monaldi, Marini, Parks, Lombardi e Zerini per coach Sacripanti, Mayo parte ancora dalla panchina; D’Arcangeli, in attesa del senior in arrivo per sostituire Laster, schiera un quintetto d’emergenza gravato dalle assenze di Nikolic, ai box per infortunio, e Fokou, appena ceduto ad Orzinuovi. In cabina di regia agisce Giordano, scortato da Thompson, Menalo, Cipolla e Ndzie.

La GeVi comincia con energia, da un rimbalzo offensivo strappato da Zerini a tre difensori nasce il fallo su Parks che, dalla lunetta, inaugura il punteggio facendo bottino pieno. La risposta capitolina è una gran giocata di Giordano che semina tutti ed appoggia a canestro.

Tra i più attivi, nelle prime battute dell’incontro, ci sono Lombardi e Menalo. L’ala forte azzurra trova subito la tripla dall’angolo, il giovane croato mette in difficoltà la difesa avversaria ma non sfrutta del tutto i liberi conquistati; la poca freddezza del giocatore stellato è punita dalla tripla di Marini, che colpisce dalla stessa mattonella dalla quale aveva segnato Lombardi, e Parks, bravo ad attaccare il ferro. A Napoli entra di tutto dall’arco, Monaldi fa saltare il difensore e segna il 13-5 azzurro, Lombardi torna nell’angolo e, dopo appena 4’, la GeVi conduce di 11 lunghezze.

Il festival di Lombardi si allunga con la schiacciata a due mani che corregge l’appoggio di Marini, poi Parks subisce fallo sul tiro e coach D’Arcangeli decide di correre ai ripari con un minuto di sospensione. Al rientro dalle panchine Parks realiza entrambi i liberi; le due squadre si schierano a zona e Napoli inanella un paio di attacchi inefficaci prima di colpire con Marini, lesto a rubare il rimbalzo offensivo.

Tra i padroni di casa è Giordano l’unico a vedere il canestro: se la Gevi, che continua a sparare con precisione dal perimetro, non tocca i 20 punti di vantaggio è merito suo.

La girandola di cambi che porta in campo Josh Mayo ha l’effetto di obbligare gli azzurri a riposizionarsi, con coach Sacripanti che ricorre nuovamente alla zona; ne viene fuori il secondo fallo di Parks, ma anche 7 punti consecutivi di Menalo.

Ma la GeVi vede il canestro come una vasca da bagno, Lombardi e Marini perforano ancora la retina dai 6,75 ed i primi 10’ la vedono condurre per 31-19.

Neanche il tempo di cominciare la seconda frazione di gioco che la GeVi allunga con Iannuzzi e Mayo che fanno saltare la zona dei padroni di casa tra cui, finalmente, si comincia a vedere Thompson. Il capocannoniere della serie A2 spreca un potenziale gioco da 4 punti ma comincia a creare grattacapi a Josh Mayo, costretto al secondo fallo per stopparne la fuga in contropiede.

La Stella, allora, prova a pescare i centimetri di Thioune sotto canestro, tuttavia il pivot locale si vede sbarrare la strada da una stoppata di Sandri che lo coglie di sorpresa da tergo.

Anche coach Sacripanti chiama la zona, battuta da Menalo, ma la noticia è l’ingresso in campo di Visintin, talento di cui si dice abbia le stimmate del predestinato. Il giovanissimo numero 10 capitolino si presenta strappando di mano il rimbalzo a Iannuzzi e partendo in contropiede come un fulmine: battuto Uglietti in penetrazione e due liberi che segna per riportare, dopo oltre 10’, gli stellati sotto la doppia cifra di svantaggio.

La Stella ci crede, Giordano segna nonostante l’opposizione di Mayo per il -7, poi avrebbe la palla per riavvicinarsi ulteriormente ma Thompson non fa i conti con il cronometro; contro una squadra come Napoli gli errori si pagano cari, e infatti Lombardi riporta gli ospiti a +10 dal solito angolo, poi Sandri allunga tagliando sul fondo e battendo l’avversario diretto in modo da trovare un facilissimo appoggio al tabellone.

Sull’altro lato del campo, l’ex Virtus Roma si fa letteralmente in 4 e conquista due sfondamenti di pura caparbietà difensiva.

È ancora Visintin a riavvicinare Roma, tripla frontale e nuovo -9. Proprio il tiro pesante comincia a tradire la GeVi che sbatte più volte sul ferro ottenendo solo che i padroni di casa si rifacciano sotto. La panchina azzurra, con l’ingresso di Mayo, decide di optare per la doppia cabina di regia con capitan Monaldi: i due, dopo un iniziale attimo di smarrimento, si coordinano favorendo il canestro facile di Zerini; la tripla del capitano, assistita proprio da Mayo, chiude il primo tempo sul 49-39.

Dagli spogliatoi esce una GeVi energica, i primi due punti arrivano al termine di una circolazione di palla interrotta solo dalla penetrazione vincente di Monaldi. Lombardi castiga ancora dall’angolo la difesa di casa, poi Parks puntella il parziale di 10-2; Napoli è in fuga e coach D’Arcangeli chiama time out per vederci chiaro.

Gli azzurri, però, sono bollenti: un indiavolato Lombardi tocca quota 22 con una bomba ed una schiacciata in contropiede per il massimo vantaggio ospite (43-64), con Parks che si veste da assist man per lui e per Zerini e la difesa della Stella Azzurra che appare indietro di un tempo di gioco rispetto all’attacco azzurro.

Il risultato è che i padroni di casa sono in bonus già a meta terzo quarto e possono solo guardare Monaldi segnare dalla media.

Coach Sacripanti rispolvera il doppio play rimettendo in campo Mayo per Parks, la difesa ci mette qualche secondo di troppo a registrare i nuovi equilibri: ne approfittano Thompson e Cipolla per riportare Roma sotto i 20 punti di distacco con un miniparziale di 7-0 chiuso dall’ennesima tripla a segno, stavolta di Monaldi, a cui fa seguito il canestro in appoggio di Marini, imbeccato da Mayo; la tripla di Cipolla chiude il periodo sul 57-76.

È la Stella Azzurra, stavolta, ad inaugurare il parziale con Menalo e Giordano, Cipolla allunga il break ubriacando di finte Klacar; Sacripanti capisce il momento e chiama subito il minuto di sospensione.

È Mayo a dare la scossa ai suoi, trovando finalmente la tripla dal palleggio; la partita si trasforma per un attimo in un incontro su un qualsiasi playground, con scelte discutibili da ambo le parti e scambio di canestri senza soluzione di continuità: ne beneficia lo spettacolo, poi Napoli registra nuovamente la retroguardia e si riporta a +20 con Iannuzzi sugli scudi, rintuzzato solo da Menalo che segna la tripla di tabella.

Mentre Sandri si guadagna un altro sfondamento, Mayo ritrova maggior fiducia nella conclusione e segna ancora dal perimetro; due liberi di Uglietti, per il +21, chiudono virtualmente la contesa.

Il resto è garbage time che serve per rivedere in campo Visintin e Klacar, oltre che per aggiustare le cifre dei vari giocatori. Finisce 74-94.

 

IL COMMENTO

Attacco riuscito alla zona, ritrovato Lombardi; la GeVi vince facile, gestendo minutaggi e momenti della partita a piacimento, tanto che le fiammate dei padroni di casa sono sembrate più gentile concessione della difesa partenopea che frutto della forza dell’avversario.

Sugli scudi Eric Lombardi, autore di una doppia doppia da 22 punti, 11 rimbalzi ed uno stratosferico 6/8 da 3; gli fa buona compagnia Parks, 15+11r, con una prestazione tutta solidità.

9 punti, nonostante il rodaggio, per Mayo, apparso più teso a cercare la fluidità nella circolazione palla che al fattore punti segnati; il playmaker ex Varese è chiaramente alla ricerca delle sensazioni perdute, delle care vecchie abitudini che gli avevano permesso di segnare con continuità anche al piano di sopra.

Vittoria, questo contava, ma anche le indicazioni del parquet sono state più lusinghiere, adesso testa a Ferrara per il primo revenge match del ritorno.

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