Gli azzurri, con Parks (17) e Marini (16) a spingerli nei momenti importanti, superano la formazione gialloblu con una grande reazione nei quarti centrali. Se guardiamo ai primi 10’, ci aspetteremmo la solita, e solida, partita della Givova Scafati degli ultimi incontri; quella gialloblu è una squadra brava a chiudere anzitempo la contesa con il proprio strapotere tecnico. E invece la GeVi risponde presente e ribalta il risultato a cavallo dell’intervallo infliggendo un severo correttivo ad un avversario apparso fin troppo sorpreso dalla reazione dei padroni di casa. Vittoria che vale tanto, 2 punti da portare in dote nella seconda fase, vittoria che vale tutto, dal punto di vista tecnico come psicologico, che arriva proprio quando i rivali parevano scappare.
Sacripanti: “Partita di livello altissimo. Decisivo il secondo quarto. Dedicata ai nostri tifosi che ci sono sempre vicini”
LA CRONACA
Un motivo per voler vincere ad ogni tonfo del pallone sul parquet, benzina per raggiungere l’obiettivo in ogni fruscío del cotone, rabbia da trasformare in energia ad ogni rumore sordo del ferro che sputa fuori palla ed aspirazioni, personali o di squadra. Un derby è tutto questo, sarebbe anche tanto di più: i cori delle due tifoserie, i fischi verso il tiratore dei liberi, l’improvviso silenzio che accompagna la parabola del tiro, le urla di gioia, l’atmosfera infuocata di un girone infernale.
Purtroppo, dal punto di vista dell’atmosfera, ad avere la meglio è ancora un virus contro il quale non ci sono rivalità o campanili: o si è tutti dalla stessa parte o si è destinati a soccombere. Palumbo guida gli uomini di coach Finelli in regia, supportato dai consueti Jackson, Sergio, Benvenuti e Charles Thomas; c’è Mayo, per la prima volta in quintetto sul parquet amico, per coach Sacripanti. All’ex Varese si uniscono Marini, Parks, Lombardi e Zerini.
È proprio Palumbo a segnare in penetrazione il primo canestro della gara, tuttavia la risposta azzurra è immediata con Parks che pesca Lombardi in angolo per la tripla. Entrambe le squadre faticano a trovare il canestro; se per Napoli segna solo Lombardi, Scafati deve provarci più d’una volta prima di fatturare il tiro pesante che la porta avanti di 7 (5-12) con due bombe consecutive di Jackson e Sergio. Il numero 20 gialloblu è caldo e supera anche l’opposizione di Parks per siglare il 14-7 ospite che obbliga coach Sacripanti a chiedere un immediato time out.
Napoli fa una grandissima fatica sotto canestro, Mayo la tiene a galla con 4 punti consecutivi ma i lunghi azzurri si vedono sovrastare troppo spesso dai dirimpettai della Givova che, inoltre, aumenta l’intensità difensiva trovando il massimo vantaggio (13-22) con un gioco da tre punti di Rossato arrivato dopo una palla persa ingenuamente da Monaldi. È ancora la guardia veneziana a portare per la prima volta gli ospiti in doppia cifra di vantaggio, suo il canestro del 13-24 che chiude i primi 10’ di gioco.
Il secondo quarto si apre con uno scambio di canestri in cui brilla il gioco in post di Benvenuti, bravo anche a cancellare ed irretire Iannuzzi sotto il proprio ferro. La scossa, per la GeVi, prova a darla Marini che segna uno spettacolare and one e forza il fallo antisportivo a Musso. È una giocata cruciale, due liberi a segno e, sul possesso successivo, riporta a contatto gli azzurri con la tripla (23-26). La reazione dei padroni di casa non passa inosservata, coach Finelli decide di fermare il cronometro per cercare di togliere l’inerzia ad un Marini indemoniato. Non basta, Sandri viene pescato proprio dall’esterno ex Forlì e piazza la bomba del -1, poi si ripete per il sorpasso azzurro (31-29).
Alla tripla del controsorpasso firmata Palumbo rispondono Iannuzzi ed il solito Marini, Sacripanti sceglie di raddoppiare la cabina di regia con Monaldi e Mayo; tuttavia è ancora l’ex fortitudino a mettere in difficoltà la difesa azzurra con un altro tiro pesante che tiene il match in equilibrio nonostante la buona verve realizzativa dei padroni di casa.
Napoli, però, ci prova, allunga fino al +5 con Parks (44-39) ma non riesce a scrollarsi di dosso una Givova che, nonostante tutto, non riesce a piazzare l’aggancio nel punteggio. Al riposo il punteggio è di 44-42.
Scafati prova a spingere sull’acceleratore al rientro dagli spogliatoi, tuttavia Thomas è impreciso e non riesce a capitalizzare il suo strapotere fisico. Di contro, Zerini si riscatta dai due falli commessi precocemente nel primo tempo imponendosi nel pitturato dove rende la vita impossibile agli attaccanti avversari. Il suo lavoro viene ricompensato con la schiacciata ad una mano che fa rimbombare l’impatto tra palla, retina e ferro in tutto l’impianto di Fuorigrotta. È il momento della GeVi, Lombardi subisce il fallo antisportivo di Thomas e dà il là al parziale di 7-0 che regala il +10 ai padroni di casa con la bomba di Parks figlia, ancora una volta, dell’energia del pivot fiorentino.
Parks è bollente, ancora una tripla per lui ad allungare il break; Jackson risponde in penetrazione, poi Sergio riporta a 9 punti il divario. Ma non ha fatto i conti con l’ex Treviso: prima il canestro andandosi a prendere il centro dell’area, poi il rimbalzo che genera il nuovo +13 firmato Monaldi; Napoli vola, al 30’ è 63-50.
È Mayo a fissare il massimo vantaggio azzurro dalla lunetta dopo un minuto e mezzo in cui prevalgono le rispettive difese: il +15 azzurro, però, viene subito rintuzzato da Rossato che si guadagna canestro e fallo contro Iannuzzi e capitalizza dalla lunetta.
Chi non muore si rivede, dopo una terza frazione un po’ sonnacchiosa, Marini segna portandosi dietro un po’ tutti i difensori avversari che collassano al centro dell’area. La GeVi ha energia, lo dimostra in tutte le palle sporche e con una difesa maniacale come quella di Sandri che limita Thomas nonostante la differenza di chili e centimetri a favore dell’ex ravennate.
Napoli tocca il massimo vantaggio 69-53, con un gran canestro di un rivitalizzato Iannuzzi che batte Thomas sulla linea di fondo e segna in reverse, tuttavia il lungo americano si riscatta con 6 punti tutti dalla linea della carità costringendo coach Sacripanti a chiamare un minuto di sospensione per calmare gli animi gialloblu.
È una buona scelta, gli azzurri si scuotono e Iannuzzi, pur non capitalizzando a pieno la gita in lunetta, porta a casa il quinto fallo di Benvenuti. È il momento della verità, Thomas e Sergio sprecano malamente ed innescano il contropiede supersonico di Lombardi che segna e subisce il fallo antisportivo, Napoli prova a chiuderla; tuttavia la Givova non è nel gruppo di testa per caso, Cucci non ci sta e si guadagna un gioco da 3 punti che riporta a 10 le lunghezze di distacco; la GeVi perde un po’ di lucidità e gli ospiti rientrano fino al -4 (72-68).
Ma non ci sta nemmeno la GeVi per caso in cima alla classifica, Marini trasforma la frustrazione per il fallo tecnico fischiatogli precedentemente e segna 4 punti in fila e mette la prima pietra del successo azzurro (76-68) a 1’38” dal termine.
Scafati profonde le ultime energie ma sbatte contro la grande difesa di Zerini e china definitivamente il capo di fronte al +10 firmato Parks. Gli ultimi secondi sono uno show di palleggio di Monaldi per i pochi presenti.
IL COMMENTO
Caro Gandini, hai visto che partita?
Spettacolo di livello, squadre toste e gesti tecnici a strappare applausi dei pochissimi, purtroppo, autorizzati ad assistere.
Potremmo guardare alle percentuali un po’ sporcate, alla difesa, alle decisioni più o meno discutibili della terna arbitrale, ma vogliamo guardare a chi parlava di mancanza di solidità di squadre che, proprio perchè brave a programmare, hanno rifiutato un salto nel buio in estate ed hanno preferito offrire partite come questa al pubblico di LNP Pass. Rifletta, il caro Gandini, prima di fare esternazioni infelici.