“It all comes to this”
Tutto il lavoro di una stagione per questo momento, tutto per una serie che è spartiacque tra gloria e semioblìo.
I sacrifici, le raccomandazioni anti contagio, gli allenamenti, l’assenza forzata del pubblico, le critiche feroci arrivate in alcuni momenti dell’anno…tutto andava in una sola direzione.
Il momento che una piazza ed una società attendevano da 12 anni, da quando la SS Basket Napoli venne esclusa potendo essere potenzialmente in attivo (e sarà bene che a qualche vecchio membro delle istituzioni fischino molto le orecchie), è finalmente arrivato: la GeVi si gioca la Serie A, a partire da domani, ore 20.45.
“Ancora tu! Non dovevamo vederci più?” cantava Lucio Battisti, e sicuramente se lo saranno chiesto coach Sacripanti e coach Boniciolli, dopo tre confronti in cui ha prevalso il tecnico azzurro, in primis a Cervia, con la Coppa Italia sollevata al cielo di Romagna.
Quella tra Napoli e Udine è una sfida dal sapore di alta, altissima Serie A: l’ultimo confronto ai playoff, infatti, risale ai quarti di finale in massima serie, con la Carpisa di Lynn Greer opposta alla Snaidero di Kyle Hill e…Michele Antonutti.
Avete letto bene: l’attuale capitano dell’APU era in campo in gara 2 e 3 di quella serie che gli azzurri, al tempo allenati da Piero Bucchi, vinsero nettamente, trascinati dal playmaker di Philadelphia, ma anche da un monumentale “Sindaco”, al secolo Mason Rocca.
Chiede continuità ai suoi, coach Sacripanti: “Si affrontano le squadre che hanno dimostrato di essere le più forti. Non può essere un caso, infatti, che sia la Finale di Coppa Italia che questa dei Playoff veda di fronte Napoli ed Udine. L’APU è una squadra molto ben allenata, con un mix di gioventù ed esperienza che offre grande profondità alla panchina, con 11 giocatori a disposizione. Hanno grande fisicità ed hanno dimostrato di essere pronti in ogni situazione. Noi dobbiamo fare la nostra pallacanestro mantenendo l’identità che ci ha portato fin qui, con grande umiltà e determinazione. Saranno fondamentali il contro del ritmo e dei rimbalzi, la difesa sarà un aspetto importantissimo dell’intera serie. Per ora, però, siamo concentrati esclusivamente su Gara 1”
Boniciolli, intervistato dal Messaggero Veneto, prova a mischiare le carte: prima il paragone con la serie tra Olimpia Milano e Virtus Bologna, poi una frase in cui ammette che, comunque vada, sarà un successo. Tattiche lecite, giuste e che aumentano l’attesa per una finale a cui tengono parecchio sia lui che il collega Sacripanti, per il quale l’allenatore triestino non lesina elogi. E poi la chiosa sul bel gesto fatto dalla GeVi: “Potevano concederci, da regolamento, il palasport solo per la seduta di tiro di domenica mattina, invece partiremo oggi e domani potremo già allenarci sul campo della finale. Un gesto di cavalleria sportiva da sottolineare in un Paese in cui ce ne vorrebbe di più”, ha dichiarato.
L’AVVERSARIO
Un Mian nel motore per l’APU, così come Napoli ha aumentato la propria cilindrata con Burns. Il quintetto classico della formazione friulana parte dalla regia di Marco Giuri, playmaker di 1,96m e già scudettato con la Reyer Venezia. Lo scorso anno, il numero 21 bianconero era parte del roster della JuveCaserta. In questi playoff, Giuri ha aumentato la propria importanza dal punto di vista realizzativo, passando dai 9.9 ai 10.4 punti a partita, a cui aggiunge 4.9 rimbalzi e 2.4 assist.
Lo spot di guardia è affidato al killer instinct di Dominique Johnson, giocatore di 1,92m con un lungo passato in serie A ed un titolo europeo ottenuto proprio in maglia Reyer (l’Eurochallenge) ed eliminando coach Sacripanti, ai tempi sulla panchina della Scandone Avellino. In questi playoff, Johnson ha calato sensibilmente la propria produzione offensiva, pur mantenendo intatte le cifre di tiri tentati; pesa parecchio il 37% al tiro da 2, statistica che, in regular season, gli arrideva maggiormente, con il 48% di efficacia. Si mantiene, invece, la sua precisione (37%) da oltre l’arco. Particolare la scelta di coach Boniciolli, vista in più scorci della serie vinta contro Scafati, di posizionarlo in difesa contro l’esterno americano avversario, anche se questi agisce da playmaker. È ipotizzabile che sia lui il prescelto a tentare di difendere su Josh Mayo.
La novità, invece, è nella posizione di ala piccola: Fabio Mian è entrato alla perfezione nel disegno di Boniciolli. Ala di 1,96m, il goriziano ex Vanoli Cremona ha risolto più di una situazione spinosa per la squadra, grazie ai suoi 11.8 punti, 3.3 rimbalzi e 1.5 assist.
Il pitturato si apre, innanzitutto, con l’esperienza, il carisma ed il tiro del Capitano. Michele Antonutti, ala-pivot di 2,06m, è uno che, di basket, ne ha visto parecchio. In questi playoff, Antonutti, unico reduce dell’ultima sfida playoff tra Napoli ed Udine, ha fatturato 8.8 punti, 4.3 rimbalzi e 0.7 assist, con una prestazione sontuosa quanto insufficiente per la vittoria in gara 4, a Scafati, in cui ha messo ha messo a segno 21 punti nonostante le precarie, se non proibitive, condizioni fisiche, visto l’infortunio al piede che l’aveva colpito ed ha fatto sì che coach Boniciolli ricorresse all’inserimento in quintetto di Italiano.
Chiude lo starting five il secondo straniero bianconero: Nana Foulland. Rimbalzista d’élite, il pivot di 2,08m ha, tuttavia, calato il rendimento offensivo, fermatosi a 9.1 punti di media, pur mantenendo ottime cifre a rimbalzo (8.6 a partita).
In panchina ci sono elementi di spicco come Francesco Pellegrino, cercato da Napoli in passato, o Nazzareno Italiano, fedelissimo di Boniciolli e giocatore che sa gestire anche quelli che vengono definiti trucchi del mestiere; da non sottovalutare l’apporto, seppur molto limitato dagli infortuni, di Andrea Amato, oltre ai gregari Mobio e Nobile ed i giovani terribili Schina e Deangeli.
Dal punto di vista collettivo, però, l’APU ha mostrato un certo peggioramento nelle proprie prestazioni difensive, soprattutto a partire da gara 3 dei quarti di finale, dopo due match in cui era riuscita a tenere Trapani addirittura sotto i 60 punti.
Se la media punti subiti in 9 partite si attesta a 75.9, sostanzialmente in linea con le prestazioni offerte durante la regular season, a partire dal primo match giocato in Sicilia, l’APU ne ha concessi 81.4 di media, in 7 uscite, non andando mai sotto i 70 punti subiti, anzi, subendone oltre 80 in 4 partite su 7, di cui 2 oltre i 90 (gara 1 e 3 contro la Givova Scafati).
Dal punto di vista offensivo, la precisione dei giocatori friulani è calata leggermente dal campo, con il 48% da 2 ed il 33% da 3, a fronte dei precedenti 51% e 37%, ma soprattutto, è peggiorata a cronometro fermo (67%).
Se l’APU è in finale, molto del merito va all’abilità a rimbalzo dei suoi lunghi, con un Pellegrino che è cresciuto esponenzialmente nel corso della stagione. Sono ben 41 le carambole agguantate in media dai ragazzi di Boniciolli.
L’ULTIMO PRECEDENTE
Se si parla di playoff, bisogna andare a ritroso fino alla stagione 2005-06, quando la Carpisa di Greer, Stefansson, Morandais, Sesay, Cittadini, Spinelli, Larranaga, Rocca, Morena e Hunter chiuse già all’intervallo la contesa di gara 3 al PalaBarbuto, con risultato finale di 91-72. Se qualcuno si aspettava l’ennesima prestazione monstre del #14 in canotta biancoblù, ha dovuto girarsi e guardare con attenzione il glaciale Larranaga (20, 4/6 da 3) ed i decolli di Air France Morandais (19, 4/6 da 3).
Se ne facciamo una questione di mera location, Napoli ed Udine si sono viste recentemente sul parquet del PalaBarbuto; vittoria che sembrava già scritta dopo 30’, grazie a Parks (26) e Mayo (18), ma vengono rimontati da un’APU mai doma, spinta da un Dominique Johnson che vive nei quarti periodi (17 solo nel quarto finale, 25 totali).
Palla a due della finale che verrà alzata domani alle 20.45.
Arbitreranno l’incontro i signori Roberto Radaelli (Rho), Andrea Masi (Firenze), Alessio Dionisi (Fabriano).
Sono ancora in vendita pochi biglietti per gara 1, ha annunciato la società con un comunicato; sold out, invece, gara 2.
Per chi non potrà essere sugli spalti, sarà possibile seguire la partita vedendola in diretta su LNP Pass (se si è abbonati).
Alternativamente, si potrà ascoltare il racconto dell’incontro con la consueta diretta “A Bordocampo”, condotta da Lino d’Angiò ed Amalia Triggiani.
Infine, l’incontro sarà trasmesso in differita su TeleCapri Sport, tv ufficiale della formazione azzurra.
Torna anche The Buzzer, il post partita firmato Hashtag 24 News, in collaborazione con Lynnafferrabile e Uno Hobbit Al Ferro: l’analisi, le sensazioni e l’interazione con i tifosi, andrà in diretta sui canali Facebook di Hashtag 24 News e Uno Hobbit al Ferro e su Twitch: www.twitch.tv/unohobbitalferro.
Appuntamento alle 23.30 sia domani che martedì, dopo gara 2.