Il pivot classe ’81 è carico a mille: «Il mio obiettivo è arrivare tra le prime quattro»
L’ultimo, fondamentale, acquisto della Generazione Vincente Napoli Basket, Simone Bagnoli ci ha raccontato le sue sensazioni in vista del debutto con la canotta azzurra in un’intervista esclusiva ad Hashtag 24 News.
Dopo una prima parte burrascosa di campionato a Cassino, quali aspettative nutre per questa avventura all’ombra del Vesuvio?
«Qui ho trovato tutto quello che cercavo. C’è un progetto ambizioso, nonché un ambiente sereno. I compagni mi hanno accolto alla grande. L’allenatore è molto preparato. Vogliamo arrivare fino in fondo».
Che ha pensato, quando ha saputo dell’interesse dei partenopei?
«La trattativa è stata complicata, a causa di alcuni, banali, cavilli. Sono stato molto lusingato dall’interesse di tale, importante, piazza. Sono molto contento di aver compiuto questa scelta. I napoletani hanno un gran cuore e ci tengono a farti stare bene».
Che idea si è fatto della squadra? In che modo pensa di poter dare una mano?
«Ho trovato una squadra con il morale a terra, sfiduciata. La sconfitta interna con la Viola Reggio Calabria ci aveva tagliato le gambe. Abbiamo voluto fortemente il successo contro la Global Service Basket Scauri. Vincere era molto difficile. C’era tanta paura di perdere. Quella trasferta è stata il crocevia, che ha portato all’ultima, netta, vittoria casalinga. La squadra ha cambiato volto. È maggiormente consapevole di dove può arrivare. Nessuno è il salvatore della patria. Tutti hanno iniziato a dare di più, caricandosi di ulteriori responsabilità».
Che prova in vista dell’esordio contro la Luiss Roma?
«Il carico di responsabilità è notevole. Il fatto che i tifosi si aspettino tanto incide positivamente sul mio stato d’animo, poiché incrementa la mia voglia di scendere sul parquet. Avrò bisogno di alcune gare per essere a pieno regime, però voglio dare un grosso contributo».
Che promette ai tifosi azzurri in vista del girone di ritorno?
«Il mio obiettivo è arrivare tra le prime quattro posizioni. Per riuscirci, possiamo perdere al massimo due incontri con le prime della classe. Bisogna vincere tutte le altre. Non ci sono più scusanti».
