La guardia/ala classe ’88 è motivata: «Sono convinto che ci toglieremo molte soddisfazioni».
Sin dalle prime battute si è rivelato tra gli elementi maggiormente talentosi della Generazione Vincente Napoli Basket. In svariate occasioni, infatti, ha estratto il coniglio da cilindro nel momento clou, togliendo le castagne dal fuoco. Parliamo della guardia/ala classe ’88 dei partenopei, Tommaso Milani, che ci ha raccontato le sue aspettative sul prosieguo dell’annata, nonché le elevate ambizioni del sodalizio di patron Grassi in un’intervista esclusiva ad Hashtag 24 News.
Nell’ampia vittoria contro la Tiber Roma ha fatto il regista. Come si trova in tale ruolo?
«Mi piace destreggiarmi in cabina di regia. Però, abbiamo capitan Guarino, che è insostituibile, ed Erkmaa, che sta progressivamente crescendo. Tendo a farlo di riflesso. Infatti, quando c’è Hugo sul parquet, cerco di aiutarlo in alcune scelte».
Come ha influito l’inserimento di Bagnoli nel vostro percorso di crescita?
«La squadra ha cambiato volto. Ci mancava un big man sotto le plance, che spostasse gli equilibri. Oltre a fare a sportellate nel pitturato, riesce a riaprire notevolmente il gioco. Fa ciò che vuole. È dotato di una grande personalità. Si è inserito alla grande nello spogliatoio. Nei momenti di difficoltà puoi sempre affidargli il pallone. Ci dà tanta solidità».
Che match si aspetta contro la Treofan Givova Battipaglia?
«All’andata abbiamo faticato. Durante gli allenamenti noto che siamo un’altra squadra. Nell’ultimo incontro abbiamo lasciato intravedere tante azioni con molti extra pass. Giocando in tal modo, coralmente, non c’è partita contro i battipagliesi».
Come si sta trovando all’ombra del Vesuvio?
«La società mi ha messo a mio agio. Patron Grassi ed il gm Mirenghi non ci hanno fatto mai mancare nulla. Sto molto bene alle pendici del Vesuvio. I tifosi ci fanno sentire tanto calore. Sono convinto che ci toglieremo molte soddisfazioni».
Qual è il vostro obiettivo per il prosieguo della regular season?
«Puntiamo ad arrivare tra le prime quattro, anche se sarà dura, poiché bisogna sperare che le nostre avversarie perdano punti per strada. Abbiamo le armi per riuscirci. Bisogna rimboccarsi le maniche e dare il massimo sul parquet».