Dov’eravamo rimasti, Latina? A quella caviglia di Diego Monaldi che si piegava in modo innaturale spaventando tutti. Si torna sul luogo del misfatto, quasi un mese dopo, per la rivincita del match di Supercoppa che ha visto la Gevi Napoli imporsi nettamente per 81-60 sui pontini di coach Gramenzi.
Secondo rematch per gli ospiti, vincenti all’esordio su San Severo, anch’essa inserita nel girone arancione del torneo poi vinto da Scafati, ed a punteggio pieno dopo un match brutto come pochi al PalaBianchini (64-49).
La Gevi dovrà fare a meno dell’infortunato Mayo, che sta ancora recuperando dal fastidio muscolare rimediato alla vigilia dell’esordio stagionale in casa Eurobasket Roma, ma lavora sulla costanza di rendimento che, parole di coach Sacripanti al termine del match con i capitolini, è scoria dello stop forzato degli allenamenti a causa dei contagi da covid-19.
Proprio il coach canturino ha messo in guardia l’ambiente, nel consueto comunicato pubblicato dalla società alla vigilia del match che si disputerà domani alle ore 18.30, dai possibili facili ottimismi per una vittoria facile basati sul risultato visto in Supercoppa: “Siamo consapevoli di dover affrontare un match davvero insidiosa. Latina ha dimostrato, anche nella gara giocata in Supercoppa contro di noi, di essere una formazione valida, rimanendo in partita per larghi tratti del match. Nella prima giornata di campionato, vinta contro San Severo, ha messo in mostra una buonissima organizzazione difensiva”
Sacripanti ha poi espresso fiducia per il lavoro svolto in settimana dai suoi giocatori: “Dal nostro punto di vista, abbiamo preparato bene il match nonostante l’emergenza dovuta all’assenza di Mayo. Sono certo che sapremo disputare una partita all’altezza della situazione”.
Anche l’MVP della giornata inaugurale del campionato Pierpaolo Marini, autore di 25 punti nella vittoria esterna contro l’Eurobasket Roma, non si fida dell’avversario: “Sarà una partita molto dura rispetto alla SuperCoppa. In campionato nessuna squadra vuole perdere, loro verranno a Napoli per giocare una partita di grande intensità, noi dobbiamo cercare di evitare cali di concentrazione per portare a casa i due punti“.
L’AVVERSARIO
Difesa, la parola chiave, ma anche qualche accenno di sterilità offensiva, ecco le caratteristiche mostrate da Latina nelle prime uscite, come in precampionato, quando una Napoli in forma ancor più precaria, alla terza partita in poche ore, ebbe ragione dell’attacco nerazzurro senza particolari affanni dopo un primo tempo passato più a contatto nel punteggio.
Alle sapienti mani di coach Gramenzi è stato affidato un roster ancora da scoprire ma che, nelle prime uscite, ha sollevato più di qualche dubbio soprattutto ai tifosi pontini, affezionati a Dalton Pepper e Bernardo Musso, non sostituiti a dovere. Il pacchetto stranieri sta deludendo, basti vedere che, in Supercoppa, Latina fu capace di mettere in difficoltà i partenopei solo con l’apporto del “vecchio” Bisconti, fautore della riscossa che riportò i nerazzurri a contatto ed a condurre per brevi tratti il match, e di Baldasso, con Lewis sparito dai radar e Gilbeck più impegnato a “fare a cazzotti” con Parks che a farsi valere sul piano del gioco.
Non bisogna, però, sottovalutare il pacchetto di italiani, guidato da capitan Raucci che, ormai, è una costante del roster laziale. Al giocatore di natali partenopei si affianca l’atletismo di Aristide Mouaha, visto già da avversario in Serie B con l’In Piú Broker Roma, ai tempi sbocco esterno ai campionati senior della Stella Azzurra, dove condivise lo spogliatoio con Njegos Visnjic, la sapiente regia di Marco Passera, uno che la serie A2 la conosce come le proprie tasche, la freschezza di Lorenzo Baldasso e l’esperienza del già menzionato Bisconti, che in tanti si sono chiesti perché non abbia fatto prima il salto nel secondo campionato nazionale, ampiamente alla sua portata, restando in B a Valmontone fino alla soglia dei 40 anni.
L’ULTIMO PRECEDENTE
Tolta la recente, e netta, affermazione in Supercoppa, l’ultimo precedente al PalaBarbuto non è un bel ricordo per Napoli: la Gevi, allora ancora allenata da Gianluca Lulli, dovette arrendersi agli uomini di coach Gramenzi, guidati dal duo Raucci-Dalton Pepper, che piazzarono la fuga definitiva a metà quarto periodo. Anche allora era l’esordio casalingo, anzi, la primissima partita giocata dai partenopei che avrebbero inanellato altre due sconfitte. Fu l’inizio della fine per l’avventura del coach ex-Palestrina sulla panchina del PalaBarbuto, la sua panchina sarebbe saltata di lì a pochi giorni dopo la sconfitta nel recupero della prima giornata sul parquet di Rieti. Già contro Casale, la settimana dopo, Pino Sacripanti sarebbe stato nel parterre del palazzetto di Viale Giochi del Mediterraneo a prendere attenti appunti per il primo allenamento che avrebbe diretto il giorno dopo.
Come è proseguita la storia sarà argomento per altri amarcord, l’immediato futuro ha in programma la palla a due per le ore 18.30 di sabato, diretta su LNP Pass, differita martedí 1 dicembre alle 22.30 su Telecapri Sport; in occasione dell’evento sarà osservato un minuto di silenzio in ricordo di Diego Armando Maradona, scomparso nella giornata di mercoledì e grande appassionato di basket; Napoli scenderà in campo per il riscaldamento indossando una t-shirt commemorativa.